L’universo della lotta alle tossicodipendenze si alimenta di morale, etica, buone intenzioni,mitologie… ma forse poco di Medicina. La mistica della “comunità terapeutica”, adesempio, è fuorviante per l’opinione pubblica, di sicuro non utile a chi fa uso di sostanze e punitiva nei confronti dei professionisti della salute in forza ai SerD: le strutture specializzate della Asl (vedi). Eppure è quasi un luogo comune credere che l’uscita dal “tunnel della droga” possa realizzarsi soltanto in comunità. Pochi sanno che questa è una delle possibilità, dei sentieri percorribili, ma non l’unico e soprattutto non adatto a tutti i malati: perché i tossicodipendenti prima di essere cittadini deviati o delinquenti sono malati e a volte molto gravemente. E in quanto malati hanno una loro storia personale che li identifica in modo unico come ben sanno i medici impegnati a costruire con loro un rapporto terapeutico.
Ma il ruolo strategico dei SerD (e la felice intuizione di chi li ha creati e voluti all’interno del Ssn) diventano sempre più importanti ed evidenti in un momento storico in cui vediamo che oltre alla dipendenza da sostanze ci sono molte altre dipendenze da comportamenti errati: come testimonia quello del gioco d’azzardo, che sta diventando un problema medico, sanitario e sociale che assorbe sempre più risorse ed energie.
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Autore: Redazione FNOMCeO
