Le interviste FNOM di fine anno/4: gli Odontoiatri

Il mondo dell’odontoiatria, rappresentato dalla CAO nazionale, si è trovato nell’anno che va concludendosi a fare i conti con argomenti vari: stallo politico nel percorso per la costituzione dell’Ordine degli odontoiatri, perdurante “turismo odontoiatrico”, tentativi non trasparenti di bypassare la legislazione nazionale in tema di formazione odontoiatrica, abusivismo. Su tutto rimane grave , inoltre, la percezione (confermata dagli studi e dalle statistiche) che gli italiani rischiano di investire di meno sulla propria salute orale vista la perdurante crisi. Su tutto questo abbiamo intervistato Giuseppe Renzo, che alle elezioni-2012 è stato confermato presidente della CAO.

Presidente Renzo: quali sono stati in sintesi i punti salienti della CAO nazionale per il 2012?
E’ come sempre difficile sintetizzare l’attività svolta in un anno pieno di impegni e di responsabilità, ma ritengo che due siano gli aspetti che hanno coinvolto la CAO nazionale: il primo è il percorso, mai interrotto e sempre rinnovato, diretto a giungere ad una piena autonomia della professione odontoiatrica ormai matura per essere sempre e comunque protagonista delle sfide che ci sono di fronte. Il secondo è l’impegno diretto a dimostrare che gli odontoiatri italiani sono pienamente consapevoli del momento di crisi che coinvolge il “sistema Paese” e che sono pronti a contribuire e a dare concrete risposte, anche in tema di solidarietà sociale, alle rinnovate necessità di garantire le cure odontoiatriche per le categorie non abbienti e in difficoltà.

Quest’anno il voto ha rinnovato anche la componente odontoiatrica: la nuova CAO come si presenta? Più radicata sul territorio, più giovane, più agguerrita….?
Il rinnovo elettorale di tutte le CAO provinciali – e quindi anche della CAO nazionale – costituisce sempre un momento di rilancio dell’attività e dell’impegno anche se ritengo che la “classe dirigente” della professione odontoiatrica sia stata sostanzialmente confermata pur con le ovvie modifiche che sempre accompagnano il momento elettorale. Credo che da sempre gli odontoiatri italiani, e quindi anche i loro rappresentanti negli Ordini, dimostrino il pieno radicamento nel territorio anche considerando che gli studi odontoiatrici libero professionali da sempre costituiscono un importante tessuto connettivo a garanzia della tutela della salute orale.

Lei crede che la crisi e la spending review influira’ ancora sulla tendenza gia in passato segnalata degli italiani di non curarsi della propria salute dentale e orale? Gli odonto-viaggi low cost continueranno a diffondersi?
Certamente la crisi economica influisce sulla domanda di salute odontoiatrica, contribuendo a ridurre la richiesta di cure con il rischio che intere categorie non possano più garantirsi le necessarie terapie per la salute del cavo orale. Questo comporta, ovviamente, una situazione di crisi anche per i nostri dentisti che vedono sempre più ridotta la propria attività professionale. E’ un problema che riguarda tutta le nostra società e deve essere affrontato non con uno sterile pessimismo ma deve costituire invece una motivazione per rilanciare il ruolo e le responsabilità dei professionisti a tutela della salute pubblica. Per quanto riguarda il problema delle cosiddette cure “low cost” o del “turismo odontoiatrico” sono certo che siamo di fronte ad un problema di scarsa comunicazione e che una corretta informazione può sempre dimostrare come è possibile garantire un’adeguata risposta alle domande di cure odontoiatriche senza ricorrere a soluzioni avventuristiche. Troppo spesso questi nuovi “servizi odontoiatrici” dimostrano pericolose carenze in quanto diretti soltanto ad un abbattimento di costi e ad una scontistica che riduce una prestazione professionale ad una banale fornitura di servizi e prodotti che non danno alcuna garanzia di curare realmente le patologie odontoiatriche.

Ci vuole anticipare quali saranno gli obiettivi del lavoro e delle attivita per l’anno 2013?
E’ evidente che nell’anno 2013 auspichiamo di continuare – e possibilmente conseguire – gli obiettivi che ho già delineato. A questo riguardo mi piace segnalare la presentazione anche alle massime autorità (Presidenza della Repubblica) del progetto di “un nuovo modello di assistenza odontoiatrica” che si pone come finalità quella di risolvere i problemi odontoiatrici di fasce sempre più estese della popolazione italiana. Il progetto si propone, anche attraverso il contatto con le rappresentanze diplomatiche di importanti Paresi africani (Kenia, Tanzania, Liberia, Burundi), di affrontare le modalità per garantire l’accesso ad una corretta formazione odontoiatrica dei professionisti che in quei Paesi si dovranno occupare delle cure odontoiatriche.

Per finire: l’Ordine degli odontoiatri e’ ancora nel vostro "mirino"?
E’ da sempre nel nostro mirino il conseguimento dell’autonomia, anche a livello ordinistico, della professione odontoiatrica; a questo riguardo il dibattito parlamentare tuttora in corso per l’approvazione del DDL 2935 sulla riforma degli ordinamenti delle professioni sanitarie ha dimostrato la possibilità di garantire, nell’ambito di un rinnovato Ordine dei Medici, una piena autonomia rappresentativa, gestionale, disciplinare e deontologica dei rappresentanti dell’Albo degli Odontoiatri. Si tratta di un obiettivo non ancora raggiunto e il nostro impegno è quello di arrivare al risultato nel più breve tempo possibile.

Autore: Redazione FNOMCeO

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