“Fermate i laureati”: è questo il titolo dell’inchiesta de L’Espresso che si merita la copertina del numero oggi in edicola e che indaga sull’esodo – sono cinquemila l’anno – dei manager, ingegneri, medici verso Stati Uniti, Cina, Germania, Gran Bretagna, Francia.
E, per quanto riguarda i medici, Francesca Sironi ha sentito il presidente della FNOMCeO, Amedeo Bianco, che, si legge nell’articolo, “non si stupisce dell’aumento di lasciapassare richiesti dagli specialisti per operare nel resto d’Europa” [i certificati di Good Standing, ndr].
“L’80 per cento dei dottori – spiega Bianco – è assunto dal Servizio sanitario nazionale, oggi travolto da tagli e riduzioni. I giovani si trovano così ad aver studiato undici anni per entrare in un mercato di incertezze. È insostenibile. Per questo vanno all’estero. E noi non solo perdiamo le loro capacità, ma anche gli investimenti sostenuti dalle famiglie e dallo Stato per garantire loro la migliore preparazione: ad avvalersene saranno altri governi. Ben contenti di accoglierli, anche perché avranno medici eccellenti senza aver speso un euro in formazione”.
E, puntualizza l’articolo, “formare un camice bianco costa, e tanto: agli anni di università si devono aggiungere quelli della specializzazione”.
In allegato, l’articolo di Francesca Sironi e il box “Aiuto, qui ci mancano i medici”, che contiene l’analisi di Enrico Alleva, scienziato e comunicatore, e il grafico con le proiezioni sui dati forniti dalla FNOMCeO.
Autore: Redazione FNOMCeO