Gentile Ministro,
sono rammaricata che non vi sia stato tra di noi un incontro per discutere delle problematiche che nel tempo sono emerse e si vanno aggravando in seno alla professione medica, e che stanno portando ad un grave e diffuso disagio, che ci coinvolge tutti.
Mi rendo tuttavia conto che questo momento è per Lei particolare.
Desidero ricordarLe la inaccettabilità del comma 566 della Legge di Stabilità, per il quale era stata ipotizzata qualche modifica, ma che continua a vivere. Un atto ministeriale, che riconosca la leadership funzionale del medico, è per noi indispensabile e non più procrastinabile. Ci consentirebbe di uscire da tanti equivoci.
Il tema della responsabilità professionale va affrontato con fermezza e risolto.
Le lettere e le telefonate dei giovani medici, preoccupati per la sorte della loro formazione, sono continue. Le loro richieste e rimostranze non possono essere più disattese. E gli stessi giovani che desiderano intraprendere studi di Medicina non possono essere più disillusi.
Non voglio angustiarLa ulteriormente.
Colgo l’occasione per porgerLe gli auguri più affettuosi e sinceri, come medico e come donna.
Roberta Chersevani
Autore: Redazione FNOMCeO