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L’Health Technology per migliorare i costi dell’assistenza?

Due però sono gli elementi che possono essere analizzati con più interesse: la definizione di ecosistema digitale e l’iper connettività delle persone in rete con il conseguente cambiamento delle nostre abitudini e comportamenti.

Per ecosistema digitale si intende il trasferimento nel mondo virtuale di un concetto della biologia con cui si identifica una parte di biosfera composta da una comunità e da un ambiente fisico circostante, all’interno del quale si svolgono interazioni, flussi e scambi, in un equilibrio dinamico che si evolve continuamente.

Le cellule che costituiscono il nostro organismo sono l’esatta riproduzione di ciò che è Internet, ossia un sistema complesso in cui un’infinità di elementi collaborano per formare un’unica essenza da cui nascono infiniti ecosistemi.

Il secondo elemento di riflessione invece ci porta a pensare quanto sia determinante l’abitudine ad utilizzare la rete in maniera pervasiva, fino al punto di poter affermare che questo possa diventare un principio evolutivo di una popolazione, quasi come una variazione del Dna umano.

Nella Sanità, così come in altri settori, oggi nascono con maggiore frequenza progetti che partono da queste considerazioni, da contesti in cui si sviluppano ecosistemi digitali dedicati, che possono garantire un’estrema flessibilità e velocità di realizzazione di applicazioni innovative.

Un esempio. La nuova piattaforma H.Cloud – eHealth Ecosystem (www.hcloud.it), patrocinata dalla Regione Toscana a cui aderiscono moltissime aziende.

Di cosa si tratta? E’ un modello innovativo di collaborazione attraverso un tavolo di lavoro comune per la costruzione di un ecosistema digitale per la sanità, in cui si integrano servizi ed applicazioni. I servizi sono costituiti da aziende che mettono a disposizione componenti informative e funzional in accordo alle Linee Guida e agli standard tecnologici di H-Cloud e possono essere utilizzati come elementi pronti per abilitare la realizzazione di applicazioni da parte di altri soggetti aderenti.

In parole più semplici un cittadino può accedere a un servizio per raccogliere e organizzare la propria documentazione sanitaria e amministrativa grazie ad un applicativo denominato Domicilio Sanitario.

Al contrario un’azienda sanitaria può archiviare, consultare, dati e documenti di interesse in modo sicuro e veloce e comunicare con il paziente grazie ad un servizio di notifiche sms/mail.

Si tratta solo alcuni aspetti di questo progetto che ha tra gli obiettivi principali l’apertura alla partecipazione delle imprese, la condivisione tra tutti gli attori di una visione di un ecosistema digitale e l’offerta di diversi prodotti senza penalizzare i servizi in termini di efficienza, efficacia e funzionalità.

Siamo dunque all’inizio di un nuovo processo di digitalizzazione dei processi amministrativi, di assistenza e di cura, a vantaggio di una Sanità più efficiente e precisa e soprattutto che costi meno. Un supporto prezioso alle valutazioni e decisioni regolatorie, specie nell’ottica di una maggiore appropriatezza e di una migliore allocazione delle risorse.

In un recente articolo pubblicato su JAMA, Arthur L. Kellermann (F. Edward Hébert School of Medicine, Uniformed Services University of the Health Sciences, Bethesda, Maryland) e  Nihar R. Desai (Departments of Medicine and Cardiology, Yale School of Medicine e Yale Center for Outcomes Research andEvaluation, New Haven, Connecticut) analizzano alcune questioni legate proprio alla promozione delle tecnologie sanitarie in grado di ridurre i costi dell’assistenza.

Lo studio

A cura di N. Dioniso (social media analyst) 

Autore: Redazione FNOMCeO

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