Formare in campo odontoiatrico gli studenti liberiani; implementare le conoscenze in odontoiatria dei medici di quel Paese africano; preparare il loro personale ausiliario tecnico e di supporto, dagli odontotecnici ai riparatori, dagli assistenti alla poltrona agli infermieri: sono queste le tre direttrici d’impegno che la Commissione Albo Odontoiatri italiana siglerà con le autorità liberiane il prossimo 23 gennaio.
Gli operatori sanitari africani potranno poi esercitare la loro attività, esclusivamente sul territorio della Liberia.
Oggi, in questo paese, gli Odontoiatri si contano infatti sulle dita di una mano, a fronte di una popolazione che sfiora i quattro milioni di abitanti.
Un accordo storico, quello che sarà firmato mercoledì presso la sede della FNOMCeO, in piazza Cola Di Rienzo 80/A, dal presidente della CAO nazionale, Giuseppe Renzo, dal Ministro della Sanità della Repubblica di Liberia, Walter T. Gwenigale, e dall’Ambasciatore del Sovrano Militare Ordine di Malta in Liberia, Pierluigi Nardis.
Un vero e proprio “contratto”, articolato in sette punti, già presentato al ministero della Salute italiano e che troverà applicazione dopo l’emanazione di un Regolamento attuativo.
L’attività formativa si potrà svolgere sia in Italia sia in Liberia. Sarà, per la Liberia, un progetto a costo zero: le necessarie risorse saranno, infatti, reperite dai formatori odontoiatri italiani, sia attraverso finanziamenti pubblici sia ricorrendo all’aiuto di sponsor e sostenitori esterni.
Ai partecipanti che si saranno formati, nelle sedi stabilite, per almeno cinque anni, verrà riconosciuta, dal ministero della Sanità della Repubblica di Liberia, l’abilitazione all’esercizio della pratica sanitaria nel territorio liberiano, che non potrà avere nessuna efficacia all’estero.
“Con questa iniziativa di solidarietà – afferma il presidente della CAO nazionale, Giuseppe Renzo – la Professione odontoiatrica dimostra la maturità ormai raggiunta”.
“E la nostra risposta – continua – vuole essere una precisa assunzione di responsabilità in questo contesto di crisi economica, mettendo in campo azioni solidali e di supporto, a tutela della Salute globale”.
Il progetto sarà presentato venerdì 25 gennaio a Roma, con inizio alle 15,30, nel corso del Convegno “Lebbra: flagello o malattia? Profili medico-epidemiologici. Aspetti sociali, politici ed umanitari”, che si terrà presso la Sala della Conciliazione del Palazzo Lateranense, in Piazza S. Giovanni in Laterano 6/a.
In rappresentanza della CAO nazionale interverranno il presidente, Giuseppe Renzo, e Sandro Sanvenero, membro del Comitato Centrale FNOMCeO.
Autore: Redazione FNOMCeO