Alcuni fattori, fra cui l’ambiente, gli stili di vita, le condizioni socioeconomiche e il genere, sono considerati oggi significativi determinanti di salute, in grado di condizionare i percorsi diagnostici e intervenire sugli esiti delle cure.
Ancora oggi, però, sia a livello nazionale che internazionale, non viene data un’opportuna attenzione alla questione delle differenze di genere in medicina, né nella pratica clinica né nei corsi di formazione sanitaria. Proprio per approfondire il tema della Medicina di Genere, è stato organizzato a Bari, il 16 giugno scorso, il convegno nazionale ECM “Curare i malati o potenziare i sani? Le sfide alla salute oggi ponendo attenzione al Genere”. L’evento concludeva il sesto anno della Scuola di Etica Pubblica dell’Ordine di Bari e, dalle conclusioni ottenute, vi è stata la dimostrazione che la Medicina potenziativa applicata alla Medicina di Genere risulta essere un connubio interessante.
Nel corso dell’incontro si è discusso, inoltre, dei diversi effetti che la Medicina potenziativa sortisce sull’uomo e sulla donna nella prevenzione di alcune manifestazioni patologiche, conducendo a evidenze sorprendenti, considerata inoltre l’assenza, in letteratura, di pubblicazioni che esplorino la medicina di genere secondo tali parametri.
Fra i relatori presenti, il Presidente della Fnomceo Filippo Anelli, che ha discusso del ruolo dell’Ordine nazionale nel facilitare la diffusione di una nuova cultura sulla Medicina di Genere, senza perdere mai di vista il contrasto alla violenza sulle donne in ambito sanitario.
Guarda lo spot realizzato dall’Istituto Superiore di Sanità – Centro di Riferimento per la Medicina di Genere
Autore: Redazione
