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L’industria del farmaco e la salute del Paese nell’ assemblea pubblica di Farmindustria

L’industria del farmaco ha condiviso con i rappresentanti delle Istituzioni, della politica, dell’economia e del mondo della salute, un momento di riflessione sul proprio ruolo nel campo della tutela della salute e come settore trainante della nostra economia.


L’occasione è stata l’Assemblea Pubblica di Farmindustria, appuntamento ormai tradizionale, svoltasi giovedì 3 luglio a Roma sul tema “L’industria del farmaco, la salute del Paese”.


Presenti una larga rappresentanza della politica e delle Istituzioni, dal Ministro dell’Università Gelmini, al Ministro per lo Sviluppo Economico Scajola, al sottosegretario alla Salute Fazio, ai presidenti delle Commissioni Igiene e Sanità e Affari Sociali, Tomassini e Palumbo, al presidente della FNOMCeO Amedeo Bianco, al Coordinatore degli Assessori alla Salute Enrico Rossi, all’on. Enrico Letta, al presidente del Censis De Rita.


Incisiva e ricca di dati la relazione del presidente Sergio Dompé il quale nel ripercorrere i trent’anni dalla fondazione di Farminidustria, ricorrenza che fa il paio con i trent’anni del Servizio Sanitario Nazionale, ha sottolineato il contributo fornito dall’industria dei medicinali nella promozione della salute.


“Se è vero che negli ultimi trent’anni l’aspettativa di vita è aumentata di sette anni, la mortalità infantile è diminuita del l’80%, mentre la mortalità nelle malattie cardiovascolari è scesa del 50% e del 45% quelle dell’apparato respiratorio – ha detto Dompé – ciò è anche frutto della ricerca farmaceutica, del suo dinamismo, e della passione con la quale opera quotidianamente il nostro settore”.


Un settore che comprende più di 200 imprese, che occupa oltre 70.000 addetti (il 90% dei quali laureati o diplomati), con una produzione pari a 22,6 miliardi di euro, e un indotto a monte di oltre 11 miliardi di euro e che dà lavoro a 61.000 addetti.
Nel rivolgersi alle istituzioni il presidente Dompé ha ribadito la consapevolezza degli imprenditori di dover contare sulle proprie forze per continuare sul cammino intrapreso della ricerca e dell’innovazione per confermare quanto di buono è stato fatto fino ad oggi.


“Ma non basta” – ha detto Dompé. “E’ necessario modernizzare l’approccio dell’amministrazione pubblica e delle stesse imprese nelle politiche di incentivazione”.
Ecco perché Federfarma chiede un quadro capace di ridurre la burocrazia, le leggi e la tassazione portandole ai livelli dei Paesi più efficienti.
Un quadro che sappia consolidare gli investimenti delle aziende nazionali e confermare e attrarre quelli delle internazionali che già investono, da italiane, nel Paese. In particolare quelli di ricerca, che necessitano di risorse, visione di lungo periodo e tempi certi.


“Abbiamo già da tempo domandato meno leggi e più controlli, tempi brevi, trasparenza e semplicità delle procedure – ha aggiunto Dompé – per evitare frodi, contraffazioni, corruzioni, anche a tutela dei molti che operano nel rispetto delle leggi”
“C’è inoltre bisogno di coraggio e innovazione nel Sistema Sanitario Nazionale che, pur con i suoi molti elementi di valore ed eccellenza, necessita di una svolta. Per governare la spesa tagliando sprechi e inefficienze, dare risposte alla nuova domanda di salute, potenziare la medicina del territorio e il servizio al cittadino, rendere più flessibile l’offerta di cura dei medici di famiglia, garantire l’uniformità sul territorio dell’assistenza ai pazienti, che eviti disparità tra cittadini e consenta facilità d’accesso ai propri diritti di salute”. Tematiche sulle quali i Ministri presenti hanno assicurato il loro interessamento.


Nella sua relazione Dompè si è poi rivolto a quei professionisti con i quali l’industria del farmaco si rapporta ogni giorno ricevendo collaborazione. “Non potrei concludere senza ricordare quanti sono quotidianamente – e spesso in silenzio – vicini alla gente: Medici, Farmacisti, Professionisti della Sanità, Amministratori pubblici. Svolgono un’attività di cui siamo profondamente grati a ciascuno di loro, a cominciare dai medici e dalla loro dedizione esemplare, con i quali abbiamo recentemente riallacciato un proficuo rapporto di collaborazione sul piano dei contenuti e dei comportamenti etici.

Autore: Redazione FNOMCeO

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