• Home
  • News
  • L’industria farmaceutica è un pilastro del made in Italy. E Massimo Scaccabarozzi rilancia: “Vogliamo diventare l’hub europeo”

L’industria farmaceutica è un pilastro del made in Italy. E Massimo Scaccabarozzi rilancia: “Vogliamo diventare l’hub europeo”

“La mia sensazione, condivisa con tanti manager e imprenditori, è che la ripresa possa divenire presto realtà concreta”. E’, questo, uno dei passaggi della relazione di Massimo Scaccabarozzi, Presidente di Farmindustria, confermato per un altro mandato, davanti all’Assemblea pubblica dell’Associazione delle imprese farmaceutiche italiane. Un’Assemblea diversa dalle precedenti, ha sottolineato Scaccabarozzi, “perché quest’anno l’industria farmaceutica assume un ruolo centrale nell’economia del Paese”. L’Assemblea si è tenuta a Roma, nella suggestiva cornice del Teatro Argentina e il Presidente, nell’aprire i lavori, ha dato lettura di una lettera inviata dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, nella quale si parla di industria farmaceutica come “fattore di crescita del Paese”. La parola ricorrente nella mattinata è stata speranza.
Scaccabarozzi, citando un articolo di Pierluigi Battista, editorialista del Corriere della Sera, ha letto il seguente brano: “Non lasciare che io muoia mentre sono ancora vivo. Sono le parole di una preghiera ebraica che Sherjl Sandberg, ceo di Facebook, ha voluto trascrivere nel ricordo del marito Dave, morto esattamente un mese fa. Solo adesso –scrive la Saldberg – è riuscita ad afferrarne il senso. Solo adesso ha capito il significato che il tempo ha nella vita di una persona. Un valore incommensurabile, quando si è vivi”.
Il tema è quello della sostenibilità economica delle cure in rapporto all’aspettativa di vita. “Oggi nel mondo il tema è conciliare costi dell’innovazione e dovere di cura. Un tema bioetico nell’agenda anche delle imprese farmaceutiche”. Così Scaccabarozzi, che ha proseguito: “L’Italia è stata tra i primi Paesi a individuare sistemi di gestione dei costi delle terapie innovative, prevedendo il rimborso dei farmaci proporzionato alla loro reale efficacia. Se il medicinale non ha gli effetti attesi sul singolo paziente, allora non viene pagato all’impresa. Però siamo tutti consapevoli che questo è ‘IL’ problema dei sistemi di welfare e della sanità. E tutti dobbiamo lavorare per dare una risposta di sistema”, anche attraverso il fondo per l’innovazione, la cui istituzione dovrebbe essere imminente, un impegno assunto dal Ministro Lorenzin.

Cinquemila occupati in più negli ultimi dodici mesi
La speranza si era intravista già nell’Assemblea pubblica dello scorso anno, “quella speranza è racchiusa nella stessa mission dell’industria farmaceutica, mossa dal desiderio di crescere e innovare e dalla volontà di trovare sempre cure nuove”. Scaccabarozzi ha ricordato che gli investimenti sono cresciuti dell’11 per cento rispetto al 2014 e si replica con un miliardo e mezzo di investimenti di imprese nazionali e internazionali programmati nel triennio 2014-2017. Incoraggianti anche i dati sull’occupazione: 5.000 occupati in più negli ultimi 12 mesi, 2.000 dei quali sono under 30 nelle regioni ad alta densità farmaceutica: Lombardia, Lazio, Toscana, Veneto, Emilia Romagna, Marche. Ma anche in tante province del Sud: Bari, Brindisi, Catania, Napoli, L’Aquila, Pescara.
Questi dati positivi inducono aziende a capitale estero ad investire in Italia, ma, dice Scaccabarozzi, “vogliamo fare di più e attrarre ancora nuovi investimenti”, confermando la qualità delle risorse umane che fanno diventare l’industria farmaceutica un’eccellenza italiana”.

Spesa farmaceutica è il 15 per cento della spesa sanitaria

Tra i falsi miti da sfatare, c’è quello sulla spesa: “Non è vero che l’Italia spenda tanto per i medicinali. I dati ci dimostrano che la spesa farmaceutica è la componente più sotto controllo della spesa pubblica. L’unica completamente tracciata, con costi standard e tetti di spesa vincolanti, con le imprese che restituiscono al Servizio sanitario nazionale a parte in eccedenza. Il nostro Paese spende il 30 per cento in meno degli altri Big Ue, oltretutto con prezzi dei farmaci più bassi del 15-20 per cento. Si crede che la farmaceutica pesi sulla sanità in maniera consistente. Non è così. Assorbiamo meno del 15 per cento della spesa totale. Un anno di assistenza farmaceutica costa 271 euro, mentre un giorno in ospedale circa 1.000”. Scaccabarozzi ha aggiunto: “E’ certamente vero che la sostenibilità richiede la massima attenzione, ma non è vero che i costi della Sanità siano fuori controllo. Negli ultimi tre anni abbiamo assistito a una loro diminuzione dell’1 per cento e del 2,6 per cento per quelli della farmaceutica. E’ vero invece che se guardiamo al di fuori della spesa sanitaria, nello stesso periodo gli altri comparti di spesa pubblica sono cresciuti del 5 per cento”.
Speranza anche nelle indicazioni generali e conclusive di Scaccabarozzi: “Facciamo ripartire insieme la nostra Italia. Senza paura del domani, perché oggi rappresenta quel domani che non avremmo mai avuto se ieri avessimo avuto paura”.

Tutti concordi: industria farmaceutica eccellenza italiana
Speranza, unita anche a molta condivisione, da parte degli intervenuti. Secondo Marco Fortis, Vice Presidente Fondazione Edison, “è proprio vero che la Farmaceutica italiana rappresenta un hub in Europa. Siamo in un momento in cui alcuni fattori esterni (scudo BCE, cambio euro-dollaro, ribasso del prezzo del petrolio) possono agevolare la ripresa, mentre già c’è crescita nei consumi e negli investimenti. Persistono alcune debolezze infrastrutturali, ma l’industria manifatturiera e quella farmaceutica sono competitive anche nell’export perché innovative”.
Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, ha parlato chiaro: “L’industria farmaceutica italiana è una grande eccellenza. Noi italiani abbiamo bisogno di cambiare testa. Non occorrono nuove leggi. Questo è il paese del “Sì, però” dove il però è il filo spinato attorno al sì. Occorre invece che ci assumiamo la responsabilità e il rischio delle decisioni. Occorre una diversa cultura della relazione tra imprese e lavoro e cancellare la parola fallimento e il successo è un bene, non è per forza figlio di qualcosa di male. Occorre capacità di dialogo tra le diverse realtà. La Farmaceutica italiana è seconda in Europa? Bene, io faccio il tifo perché diventi prima”.
Giovanni La Via, Presidente Commissione per l’Ambiente, la Sanità pubblica e la sicurezza alimentare del Parlamento Europeo, ha incentrato il suo intervento sul rapporto tra i Paesi europei e la Ue. “Dall’Unione Europea arriveranno nuove norme regolatorie capaci di uniformare le politiche del settore. La Commissione che presiedo è la più importante del Parlamento europeo. Stiamo lavorando molto, a noi non serve importare il sistema regolatorio americano. La nostra battaglia d’autunno sarà di avere la presidenza italiana dell’EMEA”.
Emilia Grazia De Biasi, Presidente Commissione Igiene e Sanità del Senato ha ricordato che “la Commissione svolge anche attività di ascolto ed è aperta al contributo di tutti. Abbiamo un SSN tra i primi al mondo. Mai più un caso stamina. Innovazione è la parola chiave di sistema e di metodologia. Occorre superare i 21 sistemi regionali perché il centralismo regionale ha sostituito il centralismo statale. Sul terreno dell’informazione, occorre contrastare la tendenza al ‘fai da te’, un pericolo proveniente dai social”.
Sergio Pecorelli, Presidente Agenzia Italiana del Farmaco, ha parlato di “cultura della responsabilità e della libertà, nonché del rischio di impresa e di multidisciplinarietà. Per quanto riguarda la prevenzione occorre arrivare almeno al 5 per cento dei fondi rispetto all’intera spesa sanitaria. L’Aifa svolge anche un ruolo nel fare entrare la scienza nei sistemi regolatori. Per quanto riguarda i costi, non esistono soltanto 21 regioni, ma anche 28 Stati europei: occorre omogenizzazione, riconoscere l’innovazione e premiarla. E’ necessario infine la revisione del sistema dei comitati etici”.

Autore: Redazione FNOMCeO

© 2023 - FNOMCeO All Rights Reserved. Via Ferdinando di Savoia, 1 00196 ROMA CF: 02340010582

Impostazioni dei Cookie.