Intervento di Filippo Anelli, Presidente di FNOMCeO, ai microfoni del GR1 di Radio Rai intervistato da Paola Guarnieri. Il tema “caldo” è ancora una volta l’abolizione del numero chiuso per l’accesso alla Facoltà di Medicina.
“Ogni anno si laureano circa 9000 medici, le borse di specializzazione sono circa 6000; fatti tutti i conti, la situazione è già critica” esordisce nel servizio. Anelli ricorda i circa 15mila laureati in Medicina, al ritmo di 2000 l’anno dal 2010, che dopo aver passato sei anni tra i banchi universitari oggi non riescono ad accedere ai corsi di specializzazione. Un percorso interrotto a metà. Abolire subito il numero chiuso – come inizialmente annunciato da Palazzo Chigi, salvo poi correggere il tiro – renderebbe la situazione ancora più insostenibile.
La soluzione che Anelli propone è un’altra: “Al medico che inizia il percorso della laurea in Medicina deve essere garantita una borsa di specializzazione. Ovviamente c’è un investimento da fare sullo studente. Le borse di specializzazione oggi costano allo Stato 2500 euro mensili per ogni studente.”
L’investimento servirebbe per garantire la sopravvivenza della classe medica nazionale, arginare la fuga dei cervelli all’estero e fornire un adeguato turnover ai medici che andranno in pensione nei prossimi anni: un numero pari a 45mila posti di lavoro nei prossimi cinque anni.
Autore: Redazione
