Il segretario della FNOMCeO Roberto Monaco è intervenuto ieri alla presentazione del XXI rapporto PiT Salute di Cittadinanzattiva-Tribunale dei Diritti del Malato, che potete trovare in versione integrale qui.
“I risultati del rapporto Pit salute non ci colgono di sorpresa, perché in questo primo anno di governo del nuovo Comitato Centrale la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici è stata costantemente vicina a Cittadinanzattiva e ha potuto constatare con mano l’impegno con cui l’associazione tutela i cittadini” ha esordito Monaco. “Pertanto siamo consapevoli dell’esistenza di tutti quei problemi che sono sottolineati nel rapporto. Al pari dei cittadini, anche noi medici ne subiamo le conseguenze: molte problematiche, infatti, sono il risultato di una ormai cronica carenza di personale sanitario e di una organizzazione che considera il professionista una spesa e non una risorsa. Eppure, se siamo tra i primi paesi al mondo per qualità del servizio sanitario è sicuramente anche grazie ai medici, oltre che a tutti gli altri operatori sanitari.
La recente ricerca condotta dal Censis Il medico pilastro del buon servizio sanitario nazionale, presentata dalla Fnomceo il 15 novembre scorso nell’ambito delle celebrazioni per i 40 anni del Servizio Sanitario Nazionale dimostra come, quando si tratta di reperire informazioni sulla salute, il medico continui ad avere la fiducia incondizionata dei cittadini. Non dobbiamo stancarci di chiedere questa fiducia ai nostri pazienti, perché non si affidino troppo al dr Google, e non cadano vittima di fake news. La chiave è rinsaldare l’alleanza terapeutica: siamo consapevoli che il tempo di relazione è tempo di cura. Siamo consci che il rapporto medico paziente è cambiato e noi questo cambiamento vogliamo governarlo, e intendiamo farlo insieme ai cittadini. Per questo non ci sottraiamo ad essere valutati dall’unico che ha titolo per farlo: il cittadino. Con lui vogliamo costruire un percorso di qualità. Con questo obiettivo abbiamo convocato gli Stati Generali della Professione Medica, che, coinvolgendo anche le associazioni di cittadini e tutta la società civile, ridisegnerà il medico e la medicina per il prossimo decennio”.
Autore: Redazione