L’intervento di Della Porta a “La Violenza in sanità e la Fatica della Cura”

“Curare gli aspetti connessi alla sicurezza sul lavoro nel progettare l’ambiente e l’organizzazione del lavoro: sono questi elementi fino ad oggi non troppo considerati per prevenire in sanità il rischio aggressioni, venuti fuori dalla lettura attenta delle Linee Guida dell’Agenzia per la Salute e Sicurezza sul lavoro pubblicate qualche mese fa”.

Lo ha affermato Domenico Della Porta, referente FNOMCeO al tavolo tecnico istituito con INAIL e componente del Comitato Tecnico Scientifico dell’Intergruppo Parlamentare “Emergenza sanitaria e ripresa” a margine di un Convegno Nazionale svoltosi recentemente a Bari, “La Violenza in sanità e la Fatica della Cura”, ed organizzato dall’OMCeO di Bari e dall’Associazione Agapanto Donne Medico OMCeO di Bari.

Ciò significa riconsiderare e ottimizzare di fronte alle aggressioni in sanità, non solo i dispositivi di protezione personale forniti a ciascun professionista e lavoratore nel comparto sanità, ma anche, per esempio, gli aspetti logistici e architettonici e i sistemi di sorveglianza, oltre alle modalità con cui avviene l’erogazione del servizio sanitario dal punto di vista organizzativo.

Sempre secondo l’Eu-Osha, i datori di lavoro dovrebbero avere un quadro normativo chiaro per la prevenzione e la gestione di molestie e violenza da parte di terzi, in cui inserire le politiche aziendali di salute e sicurezza. In particolare, si raccomanda che la valutazione del rischio per salute e sicurezza nei luoghi di esercizio professionale e di lavoro includa anche una concreta valutazione dei rischi legati all’azione di terzi. Tale politica dovrebbe essere elaborata dai datori di lavoro in collaborazione con i professionisti, e la partecipazione dei lavoratori e i loro rappresentanti e la promozione della salute nel rispetto della legge nazionale, degli accordi collettivi e/o delle pratiche comuni.

Sono azioni, peraltro, previste nel testo di legge di Recepimento della Raccomandazione OIL 155/81 e 187/06 da parte del Senato il 21 febbraio scorso, in attesa, allo stato, dell’esame della Camera.
Spesso sottovalutato, l’ambiente di lavoro incide sulle performance e sul benessere dei lavoratori. Ecco perché è importante creare un ambiente di lavoro positivo e accogliente per favorire un’analisi e valutazione del rischio aggressioni.

L’OMS, in una recente consultazione internazionale alla quale hanno partecipato esperti provenienti da 18 Paesi è giunta alla conclusione che una struttura sanitaria può essere definita “sana e sicura” se è in grado di promuovere il benessere fisico, sociale e mentale (psichico) dei suoi occupanti attraverso una progettazione, costruzione, manutenzione e collocazione territoriale in grado di supportare un ambiente sostenibile ed una comunità lavorativa coesa.

Dal sito Italia Domani PNRR, ha precisato Della Porta, viene indicato un interessante obiettivo che potrebbe aiutare alla realizzazione dei predetti obiettivi, attraverso l’azione verso un nuovo ospedale sicuro e sostenibile: ospedali più sicuri grazie ad interventi antisismici, finanziata dal PNRR.

Ecco i benefici legati a questa azione: strutture ospedaliere più sicure anche attraverso misure antiviolenza; riqualificazione dell’ambiente di lavoro per il personale sanitario (benessere organizzativo proposto nel corso dell’insediamento del Forum di Federsanità da Fabrizio D’Alba, direttore generale dell’AOU Policlinico di Roma); miglioramento della sicurezza per i pazienti (ammodernamento percorsi e apparecchiature); miglioramento dell’impatto ambientale delle strutture (SINPS: ridurre l’inquinamento ambientale).

Quando si parla di ambiente di lavoro si intende quell’ambiente che si sviluppa sul luogo di lavoro. Quello di ambiente di lavoro è, infatti, un concetto più ampio di quello di luogo di lavoro, e comprende tre elementi principali: ambiente fisico, comprende tutti gli spazi fisici in cui si svolge l’attività dell’azienda; ambiente sociale, comprende tutti quegli elementi che riguardano i rapporti interpersonali tra i lavoratori; caratteristiche strutturali, comprende le dimensioni dell’azienda, lo stile gestionale e la sua struttura formale.

Vediamo come dovrebbe essere un ambiente di lavoro buono e sicuro. Spesso si tende a confondere la sicurezza sul luogo di lavoro con il benessere e la serenità, trascurando questi ultimi due aspetti.

Se la sicurezza non è solo importante, ma anche un obbligo di legge, e quindi viene tenuta nella giusta considerazione, purtroppo questo non è sempre vero quando si parla di benessere e serenità sul luogo di lavoro. Che, invece, in alcuni casi tendono ad essere trascurati

Tuttavia, benessere e serenità sul luogo di lavoro sono elementi imprescindibili per un’azienda sanitaria che voglia essere competitiva e mostrare un’immagine positiva a clienti e concorrenti.

Ma quali sono gli elementi che caratterizzano un ambiente di lavoro buono e sereno? Eccoli: spazi accoglienti e luminosi; buona comunicazione; fiducia dei dipendenti nei confronti dei manager; sentimento di orgoglio verso l’azienda.


Articolo a cura di Domenico Della Porta,
Referente FNOMCeO al tavolo tecnico istituito con INAIL e componente CTS Intergruppo Parlamentare “Emergenza sanitaria e ripresa”

Autore: Redazione

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