Londra: incontro UEMO – Royal College of General Practitioners

Il Presidente Uemo ha visitato la nuova sede dell’Associazione scientifica dei medici di famiglia britannici; pregevole edificio di inizio novecento, parzialmente ristrutturato, inaugurato il 26 marzo 2014.

La sede precedente, che fino alla metà del ventesimo secolo avevaospitato l’Ambasciata degli Stati Uniti, era diventata insufficiente a ospitare tutte le attività del College.

Una parte della sede è ora dedicata allo svolgimento degli esami per l’ammissione dei nuovi membri all’associazione. Queste prove hanno altresì valenza di esame finale, che, se superato, certifica l’esito favorevole del Corso triennale di formazione dei futuri medici di famiglia.

E’ singolare che la parte pubblica conceda ad un’istituzione privata un compito di questa importanza, e testimonia il credito professionale ed etico dicui gode il College.

All’incontro hanno partecipato per parte RCGP la Presidente Maureen Baker, in teleconferenza perché fuori Londra; la direttrice del Dipartimento Internazionale e il manager di progetto dello stesso Dipartimento. Per parte UEMO, oltre al dott. Lupo era presente la Capo delegazione della rappresentativa britannica.

Argomento principale del confronto il problema del riconoscimento della Medicina Generale come disciplina specialistica.

Il Regno Unito condivide con l’Italia il problema della mancanza di tale riconoscimento. I colleghi britannici, che pur dispongono per la Medicina di Famiglia di un impianto formativo di eccellente livello, non sono riusciti,in anni di tentativi, ad ottenere l’equiparazione della medicina generale alle altre specialità.

Per questo auspicano che lo sviluppo di una sinergia con la UEMO possa promuovere, se si ottenesse tale riconoscimento a livello europeo, un analogo processo, a ricaduta, a livello nazionale.

Lupo ha illustrato le due diverse opzioni che sono disponibilia livello europeo per promuovere tale riconoscimento, ma ne ha specificato anche gli elementi di difficoltà, e, anche nel caso di successo della procedura, la complessità degli eventuali successivi sviluppi ai singoli livelli nazionali. Peraltro ha confermato che il riconoscimento europeo della specialità “Medicina di Famiglia” rimane tra gli obiettivi cardine dell’attività della UEMO.

A margine è stato discusso anche il problema della durata ottimale delle consultazioni medico-paziente. Tradizionalmente nel Regno Unito gli appuntamenti prevedono una durata media di dieci minuti; ma l’alta frequenza di situazioni di cronicità e polipatologia rende ormai insufficiente, se si vuole garantire una pratica accurata e la sicurezza del paziente, tale durata. Anche la frequenza di accessi è aumentata molto: la composizione di frequenza di accessi e prolungamento dei tempi di consultazione può rendere insostenibile il carico giornaliero di lavoro.

Complessità di problemi da affrontare e aumentata numerosità di accessi sono problemi presenti ormai nella medicina di famiglia in più Paesi. La UEMOpertanto ne approfondirà implicazioni e possibili prospettive con un documento che inoltrerà alle istituzioni dell’UE.

Autore: Redazione FNOMCeO

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