Invio on line dei certificati di malattia, verifica diretta delle esenzioni per reddito: sono solo due dei provvedimenti che, negli ultimi mesi, sono andati ad aggravare ulteriormente il carico di burocrazia per i medici, sottraendo tempo e risorse all’attività di cura e abbassando la qualità delle prestazioni sanitarie, a discapito dei pazienti e della Salute pubblica.
L’Ordine di Padova non ci sta, e lancia un forte appello ai decisori politici e agli amministratori della Sanità. In una lettera aperta firmata dal presidente Maurizio Benato, l’Ordine denuncia infatti che la burocratizzazione della professione sta sgretolando le stesse basi morali dell’assistenza sanitaria e della Professione, la quale “assume sempre più la forma di un ‘prestazionificio’ nel mercato sanitario, in cambio di un salario”.
E i media non sono rimasti insensibili alla denuncia delle conseguenze di questo processo, che annulla l’unicità della persona-paziente a favore di una standardizzazione delle procedure, che misura l’attività del medico in termini quantitativi di produttività, riducendo i malati a numeri, e privilegiando l’efficienza all’efficacia dei sistemi sanitari.
Il richiamo dell’Ordine, nella sua veste di garante della Qualità professionale, è stato ripreso con grande risalto da tutte le agenzie (in allegato il lancio di Adnkronos), che sono state poi a loro volta rilanciate dai giornali on line, ad esempio da Il Riformista (leggi qui). Vasta l’eco anche sulla stampa locale, e ben oltre i confini patavini: la notizia è riportata non solo da Il Mattino (leggi qui) o da Padova News (link), ma anche – tanto per citare un paio di testate – da Catania Oggi (leggi qui) piuttosto che da Sassari Notizie (link).
L’appello a voce alta per “garantire al cittadino il diritto alla salute che si esplicita nel diritto di accesso alle cure” ha dunque colpito nel segno. Ora “occorre organizzare con una gestione efficiente ed efficace la soluzione dei problemi di salute in un’ottica ad societatem”.
Di seguito, il Documento in versione integrale.
Autore: Redazione FNOMCeO