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L’Osservatorio Giovani Professionisti FNOMCeO manifesta preoccupazione per la delibera adottata dalla Regione Veneto sull’impiego dei neoabilitati nel SSN

Diffondiamo la nota dell’Osservatorio Giovani professionisti Fnomceo sulla delibera della Regione Veneto che vuole impiegare negli ospedali 500 medici con la sola abilitazione. A breve, sul Portale Fnomceo, uno ‘speciale’ con tutti gli interventi, che sarà aggiornato in tempo reale.

Ufficio stampa Fnomceo


Ha suscitato forte preoccupazione, in seno all’Osservatorio Giovani Professionisti Medici e Odontoiatri della FNOMCeO, la delibera della Regione Veneto del 14 agosto ultimo scorso, che ha proposto di “formare”, per così dire, attraverso un mini-corso di 92 ore, circa 500 Medici non specialisti, in possesso della sola abilitazione, per poi impiegarli nei reparti più affollati e delicati degli Ospedali regionali, vale a dire nelle Unità Operative Medicina Interna e Geriatria oltre che nei Pronto Soccorso e nelle Medicine d’Urgenza.
Una decisione che suscita non poche perplessità e che ha già innescato una serie di reazioni, unitarie tra loro (aspetto, questo, da non sottovalutare), da parte della stessa Federazione Nazionale e delle principali sigle sindacali.

Nello specifico la FNOMCeO, tramite il Presidente Anelli, ha messo in luce come percorrere questa strada configuri una “non-soluzione” per far fronte alle numerose e croniche carenze di personale medico e come l’impiego di professionisti non formati possa andare a scapito della qualità assistenziale ai cittadini e, allo stesso tempo, mettere in pericolo – dal punto di vista legale e assicurativo – gli stessi Colleghi neoabilitati.

L’Osservatorio Giovani Professionisti FNOMCeO, da parte sua, respinge ogni tentativo di limitare le possibilità di una giusta, congrua e doverosa formazione dei neolaureati, che non possono essere “sfruttati” come bassa manovalanza e non possono essere – allo stesso tempo – illusi di poter “barattare” una formazione specialistica che dura necessariamente 4/5 anni con un corso intensivo della durata di poche settimane: un precedente pericoloso che sminuisce l’importanza delle skills teoriche e pratiche oggi acquisite nell’ambito dei percorsi formativi in favore di una presunta e assurda “equipollenza”.

La soluzione alle croniche carenze di personale medico è, invece, una e una soltanto: fare in modo che per ogni laureato in Medicina e Chirurgia sia stanziata una borsa di studio per la formazione in una disciplina specialistica o nell’ambito della Medicina Generale.

Sono da apprezzare, in questo senso, le aperture del Ministro Grillo, tuttavia è necessario che da una parte il Governo centrale e, dall’altra, le Regioni investano immediatamente le risorse necessarie alla formazione del futuro personale del SSN.

I giovani Medici e Odontoiatri ribadiscono, in conclusione, il loro deciso NO allo “sfruttamento” dei giovani Medici tutti, sia di quelli in formazione, sia di quelli ancora bloccati nell’imbuto post lauream, e chiedono di mantenere alti gli standard qualitativi della formazione medica.

“Si sta giocando una partita cruciale per il futuro del nostro Sistema Sanitario Nazionale” afferma Alessandro Bonsignore, Coordinatore dell’Osservatorio, che prosegue: “i giovani Medici devono ambire a diventare professionisti formati, in grado di farsi pienamente carico del SSN, a tutela della salute di tutti i cittadini”.

Autore: Ufficio Stampa FNOMCeO

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