Nei giorni immediatamente precedenti il Ferragosto ci ha improvvisamente lasciati Luciano Monesi Presidente dell’Ordine di Mantova, personalità di spicco della sanità lombarda.
Figlio d’arte, il padre era medico condotto, si laurea nel 1957 a Parma e consegue la Specializzazione in Stomatologia nel 1959. Inizia quindi a Mantova l’attività di libero professionista odontoiatra, interessandosi subito attivamente alla vita associativa come segretario provinciale dell’ANDI. Dagli anni 80 è Consigliere, poi Segretario e quindi, dal 1988, Vicepresidente dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e Odontoiatri. Presidente dal 1990 al 1993 e successivamente, sempre presente attivamente in seno al Consiglio, di nuovo alla guida dell’Ordine provinciale per due mandati, dal 2002 al 2008. Vicepresidente provinciale della FEDER.S.P.E.V., Fondatore del BAMCO – Banca Autologa Mantovana del Cordone Ombelicale – da lui fortemente voluta ed attiva nella provincia sin dal 2002.
“Monesi è stato il Presidente per antonomasia dei medici mantovani – è il ricordo del Vicepresidente dell’Ordine Marco Collini mediante il quale intendiamo onorarne la memoria – che ha saputo guidare con grande equilibrio e saggezza, fiero custode del sentirsi Medico come lo era il padre e come lo sarà poi la figlia, aperto alle novità ed al vorticoso divenire della Medicina“.
“Entusiasta della crescita dell’Azienda Ospedale di Mantova, che lui vedeva come la Cittadella della Salute, era uno specialista che prediligeva i Medici di famiglia, perché, diceva, era cresciuto in casa di un Condotto. I giovani che entravano nella famiglia ordinistica – continua Collini – era suo vanto presentarceli, seguirli e consigliarli. Gli aspetti etici della Professione, dal testamento biologico all’accanimento terapeutico, all’eutanasia, erano argomenti che lo coinvolgevano emotivamente e dai quali trasparivano la sua formazione classica, la sua umanità ed il concetto della sacralità biologica della vita. Tollerante verso i nostri errori, era al contempo severo, allorché ci ammoniva: “Il paziente ti potrà perdonare una diagnosi sbagliata, ma mai accetterà di essere stato trattato male!”. Questo era il nostro Presidente..”.
Il presidente della FNOMCeO Amedeo Bianco e i colleghi del Comitato Centrale hanno espresso alla famiglia Monesi le più sincere e sentite condoglianze per la “perdita improvvisa di un uomo di alta levatura morale e di un caro amico”.
Autore: Redazione FNOMCeO