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Malattie da amianto: l’INAIL chiede la collaborazione dei Medici di Famiglia

La SUVA (Istituto Nazionale Svizzero Assicurazione Infortuni) e l’INAIL (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro) hanno concluso un Accordo per individuare i lavoratori che in passato hanno svolto in Svizzera attività in aziende nelle quali veniva utilizzato amianto e che, nel frattempo rientrati in Italia, possono aver sviluppato o potrebbero sviluppare, anche a distanza di anni, una malattia dovuta a tale sostanza.

L’accordo prevede che l’INAIL invii alla SUVA le schede di segnalazioni (reperibili all’indirizzo www.inail.it > assicurazione > modulistica) relative ai suddetti lavoratori per poterli sottoporre a controlli di prevenzione.
In Svizzera, le malattie causate dall’amianto sono riconosciute come malattie professionali e possono dare diritto ad un indennizzo da parte della SUVA.

Per individuare i lavoratori interessati, è fondamentale la collaborazione dei medici italiani di medicina generale e perciò è stata firmata una convenzione tra INAILSUVAOO.SS.MMG (reperibile all’indirizzo www.inail.it > normativa ed atti ufficiali).

SUVA ed INAIL invitano quindi tutti i medici a segnalare, alla più vicina Sede dell’INAIL, tramite l’apposita scheda, tutti i lavoratori, tra i propri iscritti, che abbiano lavorato in Svizzera con possibile esposizione all’amianto.

Ricevuta la segnalazione, l’INAIL la trasmetterà alla SUVA che provvederà agli accertamenti necessari per verificare se sussistano i requisiti per il riconoscimento di una malattia professionale.

L’INAIL corrisponderà al medico, per conto della SUVA, l’importo di € 40 (più IVA), per ogni scheda di segnalazione, debitamente compilata pervenuta ad una delle proprie Sedi (reperibili all’indirizzo www.inail.it > Contattaci).

Ecco un elenco indicativo delle attività lavorative che potrebbero aver esposto il lavoratore all’amianto:

  • Estrazione del minerale;
  • Produzione di manufatti in cemento-amianto (coperture ondulate o piane per tetti, tubi per condotte idriche o fognarie, canne fumarie, serbatoi idrici e manufatti vari rinforzati per l’edilizia);
  • Produzione di manufatti in gomma-amianto, asfalto-amianto; industria dei materiali di attrito (produzione di freni e frizioni per veicoli);
  • Produzione di pannelli di isolamento in fibra in amianto;
  • Industria tessile dell’amianto (produzione di tessuti per l’isolamento termico e acustico);
  • Materiale per filtri nell’industria alimentare;
  • Installazione e manutenzione di impianti termici (caldaie , tubazioni) in ambiente industriale ed a bordo di imbarcazioni;
  • Lavori di coibentazione nella cantieristica navale, nella costruzione manutenzione di carrozza ferroviarie
  • Centrali termo-elettriche;
  • Produzione di vernici antirombo; addetti ai forni (fonderie ed altri).

Per ulteriori informazioni: www.suva.ch/amianto

Alleghiamo la scheda di segnalazione per il medico.

Autore: Redazione FNOMCeO

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