Malpractice e punti nascita da chiudere in Italia

Report n. 05/2012

MALPRACTICE E PUNTI NASCITA DA CHIUDERE IN ITALIA

Nei punti nascita italiani si effettuano in media circa 90 parti al mese, ma la situazione varia profondamente da struttura a struttura: si va dai 28 di quelle più piccole, ai quasi 290 di quelle grandi. È quanto rivela la relazione conclusiva approvata dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori in campo sanitario e le cause dei disavanzi sanitari regionali.

Il dato emerge dai punti nascita esaminati: 460 sui 570 totali distribuiti sul territorio di 17 Regioni, fatta eccezione per Umbria, Calabria, Sardegna e Liguria, delle quali si registra mancata o incompleta risposta dai questionari sottoposti agli assessorati regionali competenti. A conti fatto sono dunque almeno 86 le strutture sanitarie che effettuando meno di 500 parti all’anno andrebbero chiuse perché ben al di sotto della quota "500" indicata dal piano nazionale come livello minimo accettabile.

L’indagine conoscitiva, è stata resa possibile grazie alla collaborazione delle autorità sanitarie e della magistratura e risponde alla domanda "Come si nasce, oggi, in Italia", offrendo la prima mappatura dettagliata delle forme di assistenza assicurate a partorienti, nascituri, madri e neonati nel nostro Paese.

Molto interessanti anche i dati sulla malpractice medica che mostrano come il fenomeno sia molto più limitato di quello che appare. Con procedimenti che solo molto raramente portano alla condanna del medico e del personale sanitario.

Secondo i dati delle Procure i procedimenti per lesioni colpose a carico di personale sanitario sono 901 e rappresentano circa 1,68% sul totale dei 53.741 procedimenti per lesioni colpose nelle (circa) 80 Procure della Repubblica valutate. Di questi 901 sono 85 quelli che si riferiscono ad episodi registrati durante la gravidanza.
I procedimenti per omicidio colposo a carico di personale sanitario in totale sono invece 736 e rappresentano l’11,8% del numero complessivo di 6.586 procedimenti per omicidio colposo nelle (circa) 90 Procure della Repubblica valutate. Di questi 736, sono 75 quelli riferiti a episodi registrati durante la gravidanza.

Per quanto riguarda le condanne sono stati archiviati il 98,8% dei procedimenti per lesione colposa e il 99,1% di omicidio colposo giunti a conclusione in cui erano coinvolti sanitari. Le archiviazioni sono rispettivamente il 40% e il 35% se si prendono in considerazione tutti i procedimenti, compresi quelli ancora in corso. 

Infine, la percentuale di taglio cesareo, varia da una media del 44% nei punti nascita più piccoli al 32,8% in quelli di dimensioni maggiori. E si conferma molto più elevata nelle strutture private.

Roma, 06/02/2012 

Autore: Redazione FNOMCeO

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