Dal 16 al 19 maggio è in programma a Roma la 23° edizione del Forum PA, manifestazione che da sempre rappresenta un confronto tra Governo, Regioni, Enti locali, imprese, sui principali temi che concernono l’innovazione nella amministrazione della cosa pubblica.
Momento saliente della manifestazione è l’incontro che si terrà venerdì 18 maggio sul tema "L’innovazione digitale per la sostenibilità del SSN: Giornata nazionale della sanità elettronica", che vedrà protagonisti i principali attori del nostro sistema sanitario.
La mattinata dei lavori sarà dedicata all’esposizione dei diversi modelli di attuazione della sanità digitale adottati dalle diverse Regioni, e con essi i risultati ottenuti e le punte di eccellenza raggiunte che hanno qualificato l’azione dei vari enti territoriali. La seconda parte della giornata vedrà in programma una tavola rotonda su “Confronto sulle strategie nazionali di sanità elettronica”, cui prenderà parte in rappresentanza della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, il vicepresidente Maurizio Benato.
“Siamo nella società dell’informazione e quindi anche la sanità non potrà più essere la stessa – ha detto Benato –
La ‘salute in rete’ rappresenta un ulteriore progresso dove l’accento non è più sulle soluzioni tecnologiche, ma sulla salute e la connessione tra le persone, con il paziente al centro. In breve siamo di fronte ad una sanità nuova, con un’evoluzione basata su modelli organizzativi avanzati di continuità delle cure”.
Quali sono i risvolti di questo processo innovativo sulla professione?
“L’innovazione che si sta sviluppando attraverso la progettazione e la realizzazione di interventi che sono posti sotto la responsabilità attuativa delle Regioni pone alla professione diverse problematiche che sono ulteriori sfide a una erogazione metodologicamente corretta e qualitativamente elevata delle prestazioni del medico.
La sanità elettronica, pertanto, richiede un continuo processo di confronto e di armonizzazione tra i soggetti coinvolti, sia a livello centrale che locale, per sviluppare in modalità congiunta e condivisa un quadro normativo di regole tecniche di riferimento”.
Secondo il suo punto di vista – presidente Benato – quanto influiranno le nuove tecnologie sull’efficienza e l’efficacia delle prestazioni?
“Tutti i Paesi occidentali devono ormai affrontare le sfide dell’invecchiamento della popolazione e dell’aumento esponenziale delle patologie cronico-degenerative, tanto che ormai si parla apertamente di emergenza cronicità. Lo stesso concetto di salute, come diritto sancito dalla costituzione, si è evoluto nell’accezione di stato di benessere, concretizzandosi in una richiesta di servizi alla persona quantitativamente maggiore, più qualificata e personalizzata.
L’intervento medico si sta spostando dalla cura della malattia clinicamente conclamata (medicina d’attesa) alla “cura” dei fattori di rischio, anticipando il momento dell’intervento (medicina di iniziativa) e generando un aumento esponenziale delle prestazioni di counselling, diagnostiche e terapeutiche. In buona sostanza si è chiamati a fare di più con minori risorse. Pertanto è necessario incrementare l’efficienza del sistema, razionalizzando i servizi, diminuendo i costi e migliorando l’efficacia degli interventi.
Per realizzare tali obiettivi l’utilizzo appropriato delle nuove tecnologie info-telematiche può costituire la chiave di volta per migliorare l’efficacia e l’appropriatezza delle cure, garantendo una migliore efficienza al sistema assistenziale, che è chiamato a gestire una mole sempre maggiore di informazioni e di interventi tanto da richiedere, verosimilmente, anche un mutamento organizzativo e una ridefinizione dei ruoli e dei compiti dei vari attori della filiera assistenziale”.
Autore: Redazione FNOMCeO
