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Medici aggrediti al San Filippo: le dichiarazioni di Bianco

Il caso dei medici aggrediti all’Ospedale San Filippo ha visto i media italiani riportare in misura massiccia le parole di Amedeo Bianco, presidente FNOMCeO. A cominciare da Repubblica, che con il titolo “Medici aggrediti al San Filippo Neri "Basta con questo clima avvelenato", ha riportato le seguenti parole: “Occorre restituire serenità ai medici che entrano come tali in sala operatoria, e potenzialmente rischiano di uscirne come assassini”. La tensione che si respira tra camici bianchi e operatori sanitari dell’ospedale San Filippo Neri è tutta nelle parole di Amedeo Bianco, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo). In attesa dei risultati dell’autopsia di oggi e della relazione dei Nas inviati dalla Commissione sul Servizio Sanitario nazionale, Bianco getta acqua sul fuoco dopo l’aggressione a medico, anestesista e infermiere da parte di genitori e familiari di Mauro Ponticelli, 29 anni di Anzio, malato di anemia mediterranea e morto sabato durante un intervento di asportazione della milza. “Non vorremmo fare di un episodio uno scenario, ma certamente una riflessione va fatta sul clima che va svelenito” dice Bianco. “Le rianimazioni – chiude il presidente dell’Ordine dei medici – ogni giorno fanno il loro dovere. E non vogliamo enfatizzare un episodio, che sappiamo che è un caso singolo”.

L’agenzia Adnkronos ha lanciato un doppio appello, dalle voci di Bianco e di Mario Falconi, presidente OMCeO di Roma. Quest’ultimo ha dichiarato "Chiediamo al ministro della Salute Ferruccio Fazio di andare in Tv a spiegare ai cittadini che la medicina non è a rischio zero. Che la scienza non è infallibile. Molte persone ormai credono che se le cose vanno male è comunque colpa del medico. Non è così". Prosegue l’agenzia: “Appello subito sposato dal numero uno della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo), Amedeo Bianco. "Mi unisco alla richiesta lanciata da Falconi. Fazio, oltre che ministro, è un ottimo medico, e nessuno meglio di lui saprebbe spiegare questo concetto agli italiani. La medicina ha i suoi limiti oggettivi, e anche coloro che la praticano". "Non vogliamo la patente di impunità – spiega Bianco – ma questo clima da ‘caccia alle streghe’ nuoce a tutti: professionisti e cittadini. Dobbiamo a tutti i costi mettere in atto misure strutturali per svelenire il clima. Innanzitutto è necessaria una comunicazione chiara ed efficiente su quello che può fare la medicina e sui rischi connessi. Bisogna inoltre instaurare un clima di fiducia, che non faccia sentire troppo sotto pressione i medici. Infine – conclude Bianco – vanno rivisti e modificati gli asset civili e penali in materia di contenziosi in medicina. Bene, ad esempio, lo strumento della conciliazione".

Le espressioni di Bianco sono state poi riprese da numerosi altri quotidiani (Il Tempo, La Stampa….). E’ di oggi la notizia, riportata dal Corriere della Sera, che “saranno iscritti nel registro degli indagati della procura di Roma i tre componenti dell’equipe medica del San Filippo Neri – un’anestetista e due chirurghi – che sabato ha eseguito l’intervento chirurgico al termine del quale ha perso la vita Mauro Ponticelli, un 29enne originario di Anzio. L’iscrizione nel registro degli indagati è un atto dovuto fatto a garanzia degli stessi medici che potranno quindi nominare un loro consulente per gli accertamenti autoptici”

Autore: Redazione FNOMCeO

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