Il 30 aprile prossimo scadrà il contratto dei Medici Esterni Inps: l’Ente ha annunciato che presto pubblicherà le nuove graduatorie per il reperimento di 900 medici convenzionati esterni, cui affidare incarichi professionali a tempo determinato.
Nel bando di selezione, tra i requisiti di partecipazione, si legge però che, qualora il candidato risulti inserito nelle liste speciali su base provinciale in qualità di medico fiscale, è tenuto a scegliere, al momento della sottoscrizione del contratto, tra l’attività, appunto, di medico fiscale e quella di medico esterno convenzionato, non potendo svolgerle contemporaneamente.
Ma se i medici fiscali opteranno per gli incarichi da medici esterni, dovranno cancellarsi dalle liste speciali? Oppure resteranno comunque iscritti, anche se per tutta la durata dell’incarico come medico legale esterno non potranno svolgere le funzioni di medico fiscale?
Lo hanno domandato, in un’interrogazione parlamentare l’8 aprile scorso, alcuni Deputati al Sottosegretario di Stato per il Lavoro e le politiche Sociali, Franca Biondelli, che ha indicato questa seconda ipotesi.
Per chiudere il cerchio, la Fnomceo chiede ora una risposta al presidente dell’Inps, Tito Boeri: in allegato, la lettera in versione integrale, nella quale la Federazione richiama anche al rispetto della normativa vigente, che vieta di conferire incarichi retribuiti “a soggetti già lavoratori privati o pubblici collocati in quiescenza”.
A cura di Michela Molinari
Autore: Redazione FNOMCeO