Medici: il futuro è donna

Il “sorpasso” non è ancora avvenuto ma, se guardiamo alle giovani generazioni, non manca molto: le donne medico sono 151.185, a fronte di 207.178 uomini. Una popolazione totale di 358.363 medici, dei quali, però, il 40% ha più di 60 anni. E ad essere più anziani sono soprattutto gli uomini: over 60 sono più del 50% dei maschi, solo il 23% delle donne. Donne che diventano sempre più predominanti tra le giovani generazioni: le dottoresse sotto i 40 anni sono 45220, i colleghi maschi loro coetanei 26872, il 13% di tutti i medici uomini. E, se guardiamo agli under 30, per il 59% si tratta di donne.

L’Odontoiatria, invece, è ancora una professione “al maschile”: gli uomini sono quasi il doppio delle donne, 20529 contro 10782 (considerando solo gli Odontoiatri puri, ai quali vanno aggiunti rispettivamente 24304 e 4624 doppi iscritti). E anche tra le giovani generazioni, pur con numeri più omogenei, i maschi prevalgono ancora.

La professione medica sarà quindi, pare, sempre più al femminile. E anche nella ricerca, secondo i dati diffusi il 7 marzo da Farmindustria nel corso del Convegno “Le donne x la farmaceutica, la farmaceutica x le donne”, il 53% dei ricercatori sono femmine. Anche la farmaceutica in generale è “in rosa” con un 43% di addette contro la media del 25% del comparto industriale. E sono donne tre dirigenti su 10, mentre la “norma” del settore è una su dieci.

“La farmaceutica e la ricerca in genere sono, in questo senso, settori virtuosi"– ha esordito il ministro dell’Istruzione Università e Ricerca Stefania Giannini, premiando tre giovani dottoresse che si sono distinte per i loro lavori scientifici, una delle quali si è presentata sul palco con in braccio la figlia. E anche il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin “Occorre guardare a politiche per la natalità che ci portino  un nuovo baby boom – ha auspicato Lorenzin. “Quando sono diventata ministro – ha poi aggiunto – ho detto subito che curare una donna significa curare un pezzo della società”.

Per il Ministro, dunque, occorre “puntare sulla Medicina di Genere, perché curare una donna è diverso che curare un uomo”.  E ha dato a tutti appuntamento per il 22 aprile, quando, in occasione della Giornata della Salute della Donna voluta dal Governo, saranno promosse una serie di iniziative, presentate nel dettaglio l’8 marzo in una Conferenza Stampa al ministero della Salute.

Autore: Redazione FNOMCeO

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