Caro direttore,
l’incontro “La violenza di genere codice rosa in Sicilia” svoltosi con il patrocinio della Federazione il 18 settembre a Messina, organizzato dalla Consigliera Rosalba Ristagno (presidente della nuova sezione AIDM Messina Tirreno – S Stefano di Camastra), sulla scia dell’evento nazionale di Reggio Emilia ha visto la presenza di competenti relatrici che hanno mostrato la realtà della Regione sull’argomento violenza.
Credo che occuparsi di violenza sia anche un modo per far incontrare e dialogare mondo maschile e mondo femminile, verso un’evoluzione complessiva della società e che per evitare o ridurre le ricadute della violenza sulla salute i medici dovranno essere come "sentinelle " presenti sul territorio. Sono nuove responsabilità per i medici che la Federazione sta promuovendo, ben definite nel Codice Deontologico: l’art 5 mostra il ruolo del medico nell’educazione della salute e nei rapporti con l’ambiente e l’art 32, dove è stato inserito anche il concetto di vulnerabilità, chiarisce i doveri del medico nei confronti dei soggetti fragili.
Dall’incontro di Messina vorrei dare rilievo alle considerazioni scaturite dal discorso introduttivo di Giacomo Caudo, presidente OMCeO di Messina sulle prossime tornate elettorali. Caudo ha esordito ringraziando Amedeo Bianco, particolarmente sensibile agli argomenti di genere e impegnato nel sensibilizzare Ordini e medici in questa battaglia di civiltà contro la violenza. Ha continuato Caudo, citando la lettera con la quale Amedeo Bianco sollecitava a reclutare più donne e giovani “per mettere in campo energie e visioni di cui gli Ordini hanno una straordinaria necessità”, di aver voluto triplicare la presenza femminile nel prossimo rinnovo elettorale.
Personalmente – intervenendo durante il workshop – ho ripreso le parole del presidente Bianco che, pur conscio che le criticità emergenti non si risolveranno solo con una congrua presenza di donne e giovani, parla di “coraggio e generosità per camminare sulla strada del dialogo, dell’ascolto e dell’innovazione” e chiede di “accogliere le sue parole nei vostri progetti e nelle vostre azioni“ scrivendo: “Vi prego”. Vorrei che i Presidenti in carica avessero il coraggio di far proprie le parole del Presidente Bianco, creando equilibrio nella rappresentanza di genere con la presenza, nei Consigli degli Ordini, di una massa critica di donne e giovani.
Vorrei da Messina poter dire ad ogni presidente: abbiate il coraggio di apportare innovazioni nei consigli anche se la strutturazione preesistente vi sembra possa reggere ancora….usate quelle capacità di rendicontazione (accountability) che come medici abbiamo appreso in questi anni. Formati alla governance, costruite e interpretate specifici indicatori per misurare l’apporto che avete avuto dai medici donna, ove presenti nei Consigli, valutate le potenzialità di nuove integrazioni che consentiranno un’equilibrata responsabilità fra uomini e donne sia Consigli sia negli Esecutivi degli Ordini. La presenza di donne e di giovani, in adeguato numero e non solo funzionali all’esistente, apporterà nuove competenze e creerà quel ricambio di energie necessario al buon funzionamento di ogni organizzazione.
Da anni come Osservatorio chiediamo che vi sia una massa critica di donne nei Consigli degli Ordini, che vi sia alternanza di genere fra Presidente e Vice Presidente e che vi sia un limite ai mandati. È una battaglia di civiltà per una democrazia complessiva capace di promuovere e incrementare diritti, dare uguaglianza e solidarietà. Credo che gli Ordini e la Federazione stessa possano trarre beneficio nel mostrare una diversa immagine di sé, autentica misura di una realtà professionale sempre più femminile. Questo chiedere con forza uno sviluppo e un ampliare la democrazia, porterà una valorizzazione della diversità e non formali ed inutili pareggi di presenza. Per non disperdere competenze preziose rifacciamoci anche a quegli Ordini che già hanno sperimentato con successo l’alternanza nei ruoli apicali.
Alle colleghe, conscia della disaffezione verso ogni istituzione e del difficile momento di inserimento lavorativo, chiedo con energia e passione di ascoltare il presidente Bianco ed essere disponibili per incarichi nei Consigli degli Ordini e nei gruppi di lavoro che facciano crescere la professione medica e la società.
Annarita Frullini
Coordinatrice Osservatorio FNOMCeO professione femminile
Autore: Redazione FNOMCeO