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“Mi Manda Raitre” e la clinica dentale chiusa per infiltrazione mafiosa

I media non smettono di occuparsi delle presunte ingerenze della criminalità organizzata nelle catene odontoiatriche in franchising, fenomeno denunciato dal Presidente della Cao, Giuseppe Renzo, e oggetto di una richiesta di Audizione davanti alla Commissione Antimafia. (Quando la sanità fa notizia, “Tutte le denunce della Cao”, a questo link).

A indagare sul fenomeno è stata, questa volta, la trasmissione Mi Manda Raitre (alla quale abbiamo fatto arrivare l’Audizione), che ha portato in studio il caso di una clinica odontoiatrica Vitaldent in provincia di Terni chiusa proprio per questo motivo, mentre il titolare veniva arrestato per presunta affiliazione alla ‘ndrangheta. Gravi i disagi per i pazienti, alcuni dei quali avevano già pagato le rate per il finanziamento delle cure. Potete vedere la trasmissione sul sito di Rai on demand, a questo link.

A riprendere la notizia è stata poi la testata Odontoiatria33, che ha raccolto anche il commento del presidente Cao, Giuseppe Renzo. Intervistato sul ricorso al Tar contro la decisione dell’Antitrust di sanzionare alcuni articoli del Codice Deontologico 2006, Renzo così conclude: “La posizione della FNOMCeO è da sempre chiara e non lascia spazio a dubbi di sorta. Noi difendiamo il diritto alla salute dei cittadini, messa a rischio dal sistema economicistico e dalle regole del mercato che non distinguono le  cure della persona dalla vendita di prodotti, anche del prodotto salute. Un esempio palese della distorsione che sta causando il “libero mercato” si registra con la vicenda Vitaldent di Terni dove le persone sono state trattate al pari di clienti di un supermercato a cui si deve vendere un prodotto e a cui non si garantisce l’alleanza terapeutica, la continuità delle cure , la scelta del Medico Curante . Pazienti che devono rincorrere multinazionali e centri di ascolto per chiedere il rispetto del “contratto di cura”, mentre sono costretti ad onorare le rate delle finanziarie. Non è accettabile”.

Potete leggere l’articolo in versione integrale a questo link.

Il giorno prima, il direttore di Odontoiatria33, Norberto Maccagno, aveva invece intervistato il presidente Renzo – insieme al Tesoriere della Fnomceo, Raffaele Iandolo – sulle indiscrezioni secondo le quali , dopo l’abolizione di Odontoiatria Clinica, si vorrebbero eliminare anche le altre Scuole di specialità odontoiatriche.

“La CAO Nazionale – afferma Renzocontinua con decisione la sua attività rivolta a denunciare e a porre all’attenzione dell’opinione pubblica le questioni odontoiatriche con particolare riferimento al mancato riconoscimento dei diritti”.  Una giusta battaglia che ci vede e ci vedrà in prima linea nel difendere la stessa sopravvivenza delle scuole di specialità in odontoiatria, la cui istituzione è minacciata da una miope gestione politica volta a differenziare percorsi formativi nella stessa area medica, cosi come continueremo, senza tregua, a riproporre il riconoscimento del misconosciuto diritto dei laureati in odontoiatria che ancora oggi in modo scandaloso non vengono equiparati ai laureati in medicina come avviene, per esempio, nei corpi sanitari delle Forze Armate”.

Le dichiarazioni di Renzo e Iandolo a questo link.

Autore: Redazione FNOMCeO

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