Condivisibili i provvedimenti riguardanti la sanità contenuti nel “Milleproroghe”, soprattutto quelle volte ad attenuare la carenza di personale. È tuttavia necessario che il Governo e il Parlamento approntino interventi di carattere strutturale. Obiettivo: una riforma, adeguatamente finanziata, del Servizio Sanitario Nazionale, al fine di un suo potenziamento per garantire appieno i bisogni di salute della popolazione, assicurando una omogeneità ed equità sul territorio nazionale.
Questa la posizione della FNOMCeO, la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, ascoltata questo pomeriggio in audizione, nella persona del Segretario Roberto Monaco, dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato sulla conversione in legge del DL “Milleproroghe.
Ad incassare l’apprezzamento della FNOMCeO, in particolare la proroga dello “scudo penale”, misura questa che si era rivelata efficace durante il Covid e la cui estensione a tutto il 2025 era stata auspicata dal Consiglio Nazionale della FNOMCeO.
“La riteniamo una norma utile anche per i cittadini – ha affermato Monaco – che hanno il diritto a essere curati e a trovare medici a disposizione. Cittadini che potranno sempre rivolgersi al giudice civile, per ottenere, qualora si sentano danneggiati, il risarcimento dei danni. Resta ferma la richiesta di una revisione della disciplina sulla responsabilità degli esercenti delle professioni sanitarie, con una rivisitazione della colpa grave, auspicando comunque una depenalizzazione dell’atto medico”.
Doverosa anche, per la FNOMCeO, l’estensione del divieto di fatturazione elettronica per i soggetti tenuti all’invio dei dati al sistema tessera sanitaria, che dovrebbe anzi essere prolungata a tutto il 2025 (attualmente è prevista solo sino al 31 marzo), in modo di consentire una gestione dei dati sulla salute in linea con la normativa sulla privacy.
Sulla proroga per il conferimento di incarichi di lavoro autonomo o a tempo determinato a medici specializzandi, la FNOMCeO ribadisce che, al fine di risolvere la carenza di medici occorre una riforma strutturale del Servizio sanitario nazionale.
Apprezzamento per gli interventi sulla Medicina Generale, che consentono ai corsisti di avere sino a mille assistiti ed eliminano alcune incompatibilità. Ma, anche qui, occorrono interventi per rendere attrattiva questa disciplina, sia a livello formativo – agendo sul valore delle borse, che sono oggi circa la metà di quelle previste per le specializzazioni ed equiparando il titolo a una specializzazione – sia a livello di esercizio della professione, affiancando ai medici di medicina generale altre figure professionali, sanitarie e amministrative.
“La medicina generale è importante – ha affermato Monaco a margine – perché cura la persona e non solo la malattia”.
In allegato, il testo depositato.
Ufficio Stampa FNOMCeO
informazione@fnomceo.it
16 gennaio 2025
Autore: Ufficio Stampa FNOMCeO