Misure per realizzare il piano assunzioni del personale sanitario: interrogazione e risposta del governo

Misure per la realizzazione del piano di assunzione del personale sanitario – Nella interrogazione si rileva che si applicano quindi a pieno titolo anche alla dirigenza sanitaria e a tutto il personale, tutte le disposizioni contenute nel decreto legislativo n. 66 del 2003 e, in particolare la previsione dell’articolo 7, comma 1 del decreto, secondo la quale il lavoratore ha diritto a 11 ore di riposo consecutivo, ogni 24 ore; l’articolo 9 stabilisce, inoltre, che “il lavoratore ha diritto ogni sette giorni a un periodo di riposo di almeno ventiquattro ore consecutive”; si dà così piena attuazione alla direttiva europea 88/2003 in materia di orario di riposo e di lavoro dei medici e dipendenti sanitari; l’obbligo di adeguamento alle disposizioni appena richiamate, sta causando non poche difficoltà nella maggior parte delle strutture ospedaliere, che si sono trovate completamente impreparate di fronte alle nuove misure, a, causa della carenza di personale e dell’impossibilità di garantire, l’effettivo rispetto della turnazione prevista dalle recenti disposizioni. Si chiede  quali iniziative di competenza intenda porre in essere il Ministro interrogato rispetto ai fatti esposti in premessa e, in particolare, per dare assoluta certezza, non solo all’effettiva realizzazione del piano di assunzione del personale medico e più in generale sanitario, ma anche rispetto alle risorse che saranno stanziate dal Governo, perché non vengano penalizzate ancora una volta le regioni. Nella seduta della Commissione Affari Sociali del 17 dicembre 2015 interviene il sottosegretario Vito De Filippo che risponde all’interrogazione sottolineando che la “questione sollevata è di significativo interesse ed attualità, non a caso il Ministro della salute in un recente question time in Aula Camera Deputati ha anticipato la necessità di un intervento normativo, che proprio in questi giorni, è stato approvato, come emendamento dei Relatori, alla legge di stabilità, in Commissione bilancio. Non vi è dubbio che l’intervento normativo si è reso necessario, tenuto conto che, già con decorrenza 25 novembre 2015, il personale sanitario del SSN non può più effettuare turni in deroga alle disposizioni previste dal decreto legislativo n.  66 del 2003 in materia di orario di lavoro”. Il Sottosegretario rileva che in ragione della necessità di assicurare la continuità nell’erogazione dei servizi sanitari e la garanzia dei livelli essenziali di assistenza, in conformità alle disposizioni europee in materia di orario di lavoro e di contratti a tempo determinato, la norma proposta prevede un percorso di programmazione regionale dei fabbisogni di personale, al fine di indire procedure concorsuali straordinarie da concludersi entro il 31 dicembre 2017. “Per quanto concerne le risorse da destinare alle nuove assunzioni, queste saranno recuperate nell’ambito dei risparmi derivanti dai provvedimenti già previsti nello stesso testo della legge di stabilità, quali la centralizzazione degli acquisti e i Piani di rientro previsti per le Aziende in deficit di bilancio, oltre che da quelli in materia di prevenzione e corretta gestione del rischio Sanitario”. Settimo NIzzi (FI-PdL) interviene in replica esprimendo dubbi sulla possibilità di una piena soluzione dei problemi che riguardano il personale sanitario senza la previsione di specifiche risorse da destinare allo scopo, ritenendo insufficiente una copertura basata solo su potenziali risparmi.

 

Interrogazione su assuzione personale sanitario

Risposta del governo

Autore: Marcello Fontana - Ufficio Legislativo FNOMCeO

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