Nella seduta del 27 gennaio 2016 la Commissione Finanze della Camera dei Deputati ha proseguito la discussione della risoluzione, rinviata nella seduta del 20 gennaio scorso.
Il sottosegretario Enrico ZANETTI ha rilevato innanzitutto come la proposta, contenuta nella risoluzione, di sospendere l’attività di riscossione dell’IRAP nei confronti dei medici di medicina generale convenzionati con il servizio sanitario nazionale, operanti presso gli ambulatori delle ASL, non risulti percorribile. "Ritiene invece che la questione sollevata dall’atto di indirizzo possa essere affrontata attraverso un diverso approccio, ricordando in proposito come già ai sensi della normativa vigente, nel caso di incertezza circa l’assoggettamento del tributo, il contribuente interessato possa ottenere, attraverso la presentazione di un ricorso, la sospensione della riscossione di tale tributo. Segnala, inoltre, come il comma 125 della legge di stabilità per il 2016 abbia fornito una prima risposta a tale questione, la quale potrà però essere definitivamente risolta solo all’indomani della sentenza delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, con la quale dovrebbero essere superati i contrasti giurisprudenziali in materia”.
Girolamo PISANO (M5S) ha sottolineato come, al di là degli aspetti tecnici delle possibili soluzioni da dare alla questione, il Governo debba chiarire innanzitutto quale sia la sua posizione politica sul tema.
Il sottosegretario Enrico ZANETTI ha rilevato come la posizione politica del Governo sia quella di eliminare le incertezze attualmente sussistenti su tali temi, evidenziando come la norma di cui al comma 125 della legge di stabilità per il 2016 intenda appunto realizzare tale obiettivo. “Ribadisce, peraltro, come, per superare definitivamente tale problematica, occorra attendere il consolidamento delle difformi posizioni giurisprudenziali, che dovrebbe essere realizzato attraverso la citata, attesa sentenza delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, in vista di un eventuale, successivo intervento legislativo, che potrebbe avere valenza interpretativa”.
Sebastiano BARBANTI (Misto) intervenuto in replica ha preso atto della posizione espressa dal Sottosegretario, “auspicando che la sentenza della Corte di Cassazione intervenga quanto prima e che il Governo mantenga viva la sua attenzione su tale tematica, garantendo inoltre maggiore trasparenza in merito ai contribuenti interessati”