La comprensione degli effetti dei “Microinquinanti Emergenti”
(Direttiva 2008/105 CE) sull’ambiente e sulla salute è al centro di due
eventi programmati per i mesi futuri (il 22 settembre, Fertility Day
nazionale, e il 14 ottobre, Corso ECM “Epigenetica come sta la
collettività” a Trieste).
L’ISDE Italia sezione Friuli Venezia Giulia propone due incontri preparatori aperti a tutti gli interessati presso la sede dell’OMCeO di Trieste venerdì 10 giugno alle 19.45 e presso la sede dell’OMCeO di Udine sabato 11 giugno alle 9.30, in cui si parlerà dei mutamenti nel patrimonio idrico territoriale e dei possibili effetti genetici ed epigenetici legati al fenomeno.
Incontro ISDE presso l’OMCeO Trieste: vai alla pagina
Incontro ISDE presso l’OMCeO Udine: vai alla pagina
Di seguito, il razionale degli eventi:
“L’inquinamento ambientale rappresenta un’importante causa di patologie croniche, la cui prevalenza è in costante aumento.
Le sostanze inquinanti provocano gravi effetti sulla salute umana e sull’intero ecosistema e la loro pericolosità sta nella caratteristica, tipica della maggior parte di esse, di persistere nell’ambiente (POPs = Persistent Organic Pollutants) anche per molti anni. L’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del terreno, arriva inevitabilmente a diffondere attraverso la catena alimentare e, con il fenomeno del “bioaccumulo”, a raggiungere elevate concentrazioni (biomagnificazione).
La gravità degli effetti sull’organismo umano e la nocività delle sostanze che agiscono come Interferenti Endocrini si possono manifestare in tutte le fasi dello sviluppo e del ciclo vitale, mettendo ad alto rischio le fasce d’età più vulnerabili, interferendo con il sistema endocrino danneggiando anche l’apparato riproduttivo.
La comunità scientifica sta mostrando sempre maggior interesse e attenzione alle patologie endocrine e ai mutamenti fenotipici che si sviluppano a causa della contaminazione delle matrici ambientali (aria, acqua, terreno). Scopo di questi incontri (vedi i link agli eventi a fondo pagina – N.d.R.) è promuovere una più approfondita conoscenza sul tema, stimolando un dibattito anche al fine di individuare le necessarie azioni e politiche di vera Prevenzione Primaria.
Per quanto riguarda l’acqua dell’ambiente, se naturale, è tipica del territorio; costituisce con tutte le essenze genetiche autoctone vegetali e animali un patrimonio inestimabile perché irripetibile e ad alto valore aggiunto.
L’acqua entra a far parte intima di tutte le forme di vita, caratterizzando con i suoi soluti le proteine regolatrici e strutturali, che costituiscono l’epigenoma.
L’epigenoma con i processi metabolici e informazionali intra, extra cellulari e tissutali, nel tempo definirà il patrimonio genetico (DNA o genoma) e mostrerà svariati caratteri fenotipici, non sempre positivi, ma caratteristici.
È attraverso il patrimonio idrico di un territorio con i soluti disciolti che l’epigenoma e il patrimonio genetico modulanti tra loro fanno diventare “tipico” un fenotipo, comunque con potenzialità variabili nelle future generazioni.
Quando un ambiente degrada, l’epigenoma e il genoma dei viventi si modificano con effetti su salute, vita e tipicità. Focalizzare, monitorando i fenomeni ambientali, è solo il primo passo per una prevenzione primaria”.
Autore: Redazione FNOMCeO