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n .2/2015 La Professione. Medicina, Scienza, Etica e Società

La Professione dedica il secondo numero del 2015 alla formazione, imprescindibile settore di sviluppo professionale nei confronti del quale l’Ordine riconosce il proprio ruolo di controllo, verifica e aggiornamento continui. Le competenze professionali, si afferma, devono essere costantemente ricostruite secondo un processo checoinvolge soprattutto – ma non solo – le facoltà mediche, per le quali risulta necessaria una ridefinizione curricolare, sia nella struttura del percorso (riduzione del numero di esami e loro compattamento nei primi cinque anni universitari) sianei suoi contenuti (più spazio alla Deontologia, più corposo approfondimentodel legame con le Scienze Umane, introduzione della Medicina Generale come disciplina a se stante). L’esigenza che si sottolinea è, pertanto, quella di un ripensamento quantitativo e qualitativo della formazione medica: rivedere il numero degli accessi e investire sulla didattica sono imperativi da gestire in modo sinergico, pena un aumento degli iscritti a cui non si offre formazione aggiornata, oppure un insegnamento altamente professionalizzante ma rivolto a mal selezionati aspiranti medici. Più voci dello “Speciale Formazione” sottolineano l’urgenza della modifica dei quiz d’ingresso, un sistema che – così impostato – richiede una preparazione solo mnemonica, incapace di riconoscere i più competenti, individuabili invece con questionari psico-attitudinali. 

Ma le modalità d’accesso non sono le sole a richiedere una revisione: l’Ordine evidenza la necessità di ripensare l’intero percorso formativo universitario per valorizzare, da un lato, le “non technical skills”, vale a dire le abilità relazionali e interpersonali, perché la professione medica non è solo preparazione scientifica, ma comunicazione con l’individuo e con la collettività; dall’altro, per offrire agli studenti una preparazione flessibile, aggiornata e in grado di rispondere alle richieste che lo scenario futuro del SSN prospetta.

Gli interventi del convegno pugliese riportati nel n.2 di “LaProfessione” affrontano il tema della formazione medica analizzandone tutte le fasi, e auspicando una più stretta e fruttifera collaborazione tra l’Ordine e le facoltà, in nome di azioni tanto urgenti quanto irrinunciabili: investimento, ammodernamento, programmazione generale e specialistica, inserimento nel mondo del lavoro.

Autore: Redazione FNOMCeO

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