Si apriranno a breve le iscrizioni alla neonata “Scuola di Etica, Bioetica e Deontologia medica” di Modena.
Fondata sulle radici del Comitato Etico dell’Ordine dei Medici – istituito nel 1996 – la Scuola vuole rispondere a una richiesta sempre più incalzante da parte degli iscritti di riprendere le fila di un dibattito etico e deontologico.
“Le sfide sempre più pressanti che il tumultuoso progredire delle acquisizioni scientifiche e della tecnologia impongono alla Professione medica – spiega infatti Nicolino D’Autilia, presidente dell’OMCeO di Modena – non sempre hanno avuto un parallelo percorso di sviluppo e di approfondimento della cultura bioetica, etica e deontologica”.
Ecco allora la Scuola, istituita presso la sede dell’Ordine con un duplice obiettivo: quello di proporre Corsi, Seminari, Congressi, Stages, Laboratori (aperti in via prioritaria agli iscritti all’Ordine di Modena) e quello di produrre Pubblicazioni e Documenti.
Il Comitato Scientifico è composto dallo stesso Presidente dell’Ordine e da altri dieci membri che sono appena nominati dal Consiglio: il Direttore Francesco Sala, Consigliere dell’OMCeO; Sara Patuzzo, ricercatrice all’Università di Verona; Roberto Olivi Mocenigo, Odontoiatra e Revisore dei Conti a Modena; Beniamino Lo Monaco, Radiologo e Vicepresidente dell’OMCeO sempre di Modena; Gabriele Greco, Direttore dell’U.O. Neurologia dell’Ospedale di Carpi; Gladio Gemma, del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Modena, Stefano Falcinelli, Presidente dell’OMCeO di Ravenna, Giorno Donini, Medico di Medicina Generale, Alessandra De Palma, Direttore U.O. Complessa di Medicina Legale dell’Azienda Ospedaliera di Bologna, Nunzio Borrelli, Medico di Medicina Generale.
Ed è con Nicolino D’Autilia, presidente della Scuola, che l’Ufficio Stampa ha voluto approfondire l’argomento.
Presidente D’Autilia, da dove nasce l’esigenza di istituire la Scuola?
La Scuola è stata una esigenza sentita dal Consiglio sulla base della precedente esperienza di un Corso di Bioetica che ha riscosso presso gli iscritti un successo inaspettato. Non solo, ma presso il nostro Ordine e per volontà di un precedente Consiglio era stato fondato proprio nella nostra sede il primo Comitato Etico provinciale coinvolgendo le due Aziende sanitarie modenesi e la stessa Università degli Studi.
Fu quella un’esperienza unica e molto pregnante di significati, perché riconosceva all’Ordine il ruolo di motore e garante dei principi etici nelle sperimentazioni che iniziavano ad essere presentate per la necessaria approvazione. Da allora si è sviluppata una "coscienza etica e bioetica" all’interno del nostro Ordine, che ha voluto esplicitarsi nella costituzione di una Scuola aperta agli iscritti.
E come si articolerà, per il futuro prossimo, il suo programma culturale?
Il programma, elaborato dal Comitato Scientifico – il cui Direttore è il dr. Francesco Sala – prevede una serie di incontri settimanali, accreditati ECM, nell’arco di alcuni mesi. Nel corso di tali incontri saranno affrontati diversi argomenti afferenti alle tematiche bioetiche e deontologiche correlate alla nostra professione. Si confronteranno ogni volta due o più relatori ma sarà il dibattito con i partecipanti a costituire il fulcro delle riunioni.
Parallelamente si svolgeranno incontri, seminari, workshop su argomenti ritenuti di rilevanza per gli iscritti e questi saranno aperti a tutti. Per ovvie ragioni organizzative, l’iscrizione è riservata a trentacinque colleghi ma è prevista una replica del corso se vi saranno molte richieste.
Proprio questo 2014 ha visto l’approvazione del nuovo testo del Codice Deontologico: quale contributo le Scuole che stanno nascendo sul territorio possono dare al laboratorio di discussione che sempre rimane aperto sulle questioni deontologiche?
Il testo del nuovo Codice è stato il frutto della più ampia e prolungata discussione che sia mai avvenuta all’interno della Professione, coinvolgendo non solo gli Ordini provinciali ma anche la rappresentanza della cosiddetta Società civile. Sulla base di questa premessa, ritengo che soprattutto alcuni temi, oggetto di numerosi approfondimenti e revisioni sia nella Consulta Deontologica sia nello stesso Consiglio Nazionale della Federazione, potranno essere oggetto di ulteriore confronto utile e opportuno nel contesto di una società in continua evoluzione. La Scuola modenese intende partecipare a questo dibattito con le proposte che certamente scaturiranno dalle giornate di studio, con la previsione di partire proprio dai contenuti del nuovo Codice per un confronto tra colleghi professionisti.
Autore: Redazione FNOMCeO