• Home
  • News
  • Negli anziani non ammalarsi di disidratazione non è difficile: alcuni consigli dalla Francia

Negli anziani non ammalarsi di disidratazione non è difficile: alcuni consigli dalla Francia

Tempo d’estate  e di caldo torrido. E puntualmente ritornano i consigli sul rischio di disidratazione soprattutto nelle persone anziane. Le nostre Regioni e i comuni varano piani caldo più o meno efficaci.

Comunque intervenire in via preventiva, partendo dall’inizio dell’estate è sicuramente corretto e l’informazione va curata perché giunga ai soggetti interessati e alle loro reti di assistenza tramite pochi consigli semplice e facilmente applicabili. Abbiamo scelto fra tutti  un breve comunicato  della Rivista Prescrire.org, che suggerisce modalità semplici per aiutare gli anziani a rimanere idratati e ad evitare situazioni che si potrebbero tramutare in vere urgente mediche anche con il rischio di morire.

Gli interessati devono sapere che per disidratazione si intende una cospicua perdita di liquidi  e di elettroliti, essenzialmente di sodio. Questo può avvenire di più in un soggetto anziano che sia già in condizioni generali scadenti. A questo punto o il soggetto o il suo  entourage devono essere consci che i sintomi di disidratazione possono essere subdoli ed aspecifici e, quindi, non aiutare nella diagnosi. Ma una progressiva disidratazione può avvenire o per motivi culturali del soggetto, che non è abituato a bere a sufficienza, o per condizioni esterne, come appunto la stagione calda, ma anche il verificarsi di patologie febbrili. E quindi che cosa si deve fare?

Quando si verifichino le condizioni di pericolo di disidratazione, sia ambientale che per aumento della temperatura corporea, agire in fretta per avere a disposizione la via orale di assunzione: aumentare le occasioni in cui si può bere di più, anche sfruttando la terapia orale; proporre diversi tipi di bevande, non limitandosi all’acqua pura ( ad esempio, acqua minerale, tisane, thé, caffè, brodo, succhi di frutta); mantenere sempre una scorta di bevande preferite in casa, in posti facilmente accessibili; consigliare di bere comunque, se l’appetito  è scarso e non invita a mangiare; fare assumere cibi ad alto contenuto liquido come verdure, frutta, gelati all’acqua, zuppe di verdura, yogurt.

L’abitudine di convincere e convincersi a bere di più nei periodi a rischio di disidratazione è importante per prevenire e curare situazioni a gravità moderata. In alternativa alla via orale, se la rete di aiuto è disponibile e preparata, la somministrazione di liquidi per via sottocutanea è una alternativa valida. La via endovenosa va riservata ai soli casi di urgenza e gravità. Ancora una abitudine delle persone anziane, che andrebbe ridimensionata, è quella di coprirsi troppo, aumentando così, in caso di calore ambientale, la temperatura corporea e la sudorazione , con conseguente ulteriore perdita di liquidi. Vestiti leggeri, ampi e comodi potranno migliorare la situazione e prevenire piacevolmente un processo pericoloso.

Fonti:
http://www.prescrire.org/fr/3/31/53101/0/NewsDetails.aspx

(Da l’Audio In Rete progetto dell’Omceo di Torino ascolta qui)  

Autore: Redazione FNOMCeO

© 2023 - FNOMCeO All Rights Reserved. Via Ferdinando di Savoia, 1 00196 ROMA CF: 02340010582

Impostazioni dei Cookie.