79 articoli, più un articolo aggiuntivo che contiene le disposizioni finali relative agli adempimenti degli Ordini circa il recepimento, il rispetto e la diffusione del nuovo Codice di Deontologia medica, approvato dal Consiglio Nazionale a Torino domenica 18 maggio.
"L’impianto del nuovo Codice resta ancorato ai nostri principi", ha spiegato il Presidente FNOMCeO Amedeo Bianco, nella conferenza stampa di presentazione del documento, tenutasi a Roma venerdì 23 maggio.
Bianco ha anche parlato del percorso che è stato compiuto dalla Federazione per arrivare ad approvare il Codice con un’ampia maggioranza: "A Torino, abbiamo fatto un lavoro enorme, frutto di una approfondita discussione che è durata anni nella Consulta deontologica, e dopo aver svolto ampie consultazioni con tutti i soggetti interessati, da associazioni a società scientifiche a rappresentanze del mondo medico, degli operatori della Sanità e dei cittadini, oltre a bioeticisti e giuristi". Bianco ha ricordato che al testo base erano stati presentati 400 emendamenti, per scendere infine, a Torino, a una settantina.
Bianco ha poi precisato che al nuovo Codice sono allegati quattro documenti, coerenti e conseguenti, relativi al Giuramento professionale, al conflitto di interessi, all’ICT e alla sperimentazione. Bianco ha infine spiegato che i quattro documenti saranno esaminati dal Comitato centrale a Firenze il 7 giugno e saranno votati dal Consiglio Nazionale a Bari il 13 e 14 giugno. Dopo di che, si potrà dire che il nuovo Codice entra nella piena applicazione e operatività.
Roberta Chersevani ha ricordato che il lavoro nella Consulta è stato molto stimolante e si è svolto in un clima di amicizia e compartecipazione, con tanta voglia di migliorare.
Giuseppe Renzo, Presidente CAO, ha ricordato il contributo fattivo degli odontoiatri per il miglioramento del Codice, che è applicabile e deve essere difeso dalla categoria e si è dichiarato soddisfatto del lavoro svolto.
Anche Luigi Conte, segretario della Federazione, ha ricordato il lavoro svolto dal Consiglio nazionale a Torino, dove si sono svolte ben 138 votazioni.
Bianco, nel rispondere alle domande dei giornalisti, ha posto in evidenza alcuni aspetti del nuovo Codice, a partire dagli articoli 3 e 13 sulle competenze del medico. Ma ha anche sottolineato alcune “novità”, come gli articoli 78 sulla cybermedicine, 79 sulla partecipazione all’organizzazione sanitaria. Ci sono poi articoli che non comparivano nel Codice del 2006 su argomenti-chiave: medicina potenziativa, medicina militare, tecnologie informatiche in Sanità. Maggiore attenzione anche per la sicurezza delle cure, per le terapie del dolore, per le cure palliative, per la lotta all’abusivismo e per il consenso informato, nonché per l’ambiente perché, come ha detto la Presidente di Gorizia Chersevani, è un determinante della salute.
Bianco ha anche affrontato il tema del cambio di considerazione che il nuovo Codice riserva al “paziente”, che, infatti non viene più chiamato così, ma “persona assistita”. Come anche non si parla più soltanto di “alleanza terapeutica”, ma di “alleanza terapeutica e di cura”. Bianco ha poi ricordato il lavoro svolto negli anni dalla Federazione sui temi di inizio e fine vita, ribadendo un principio-guida a cui si ispira la FNOMCeO: “diritto mite, etica forte”.
Ma è chiaro che il nuovo Codice è un documento che va letto attentamente per poter essere applicato dai medici. Per dirla con Chersevani, “è un testo da tenere sempre sul proprio tavolo di lavoro e da consultare ogni volta che se ne sente la necessità”. E’ ribadito, in tal senso, il concetto della revisione dinamica del Codice perché la Federazione è sempre disponibile a recepire suggerimenti. Come dire, il dibattito resta sempre aperto, e non c’è alcun pensiero unico, secondo Bianco.
A Torino, ma anche nella conferenza stampa di Roma, aleggiava la consapevolezza che è la società a cambiare velocemente. Per cui, se questo nuovo Codice arriva dopo otto anni dal precedente del 2006, vuol dire che alcuni cambiamenti, innovazione e aggiunte si sono rese necessarie, anche perché otto anni sono un tempo relativamente breve o relativamente lungo, a seconda delle opinioni, ma comunque è un tempo trascorso di cui occorre tener conto se si vuole stare al passo con i cambiamenti avvenuti nella società.
L’appuntamento, dunque, è a Bari il 13 e 14 maggio, per la discussione e l’approvazione dei quattro documenti aggiuntivi che, per Bianco, sono indirizzi applicativi delle norme, sono “atti coerenti e conseguenti” rispetto al nuovo Codice.
Autore: Redazione FNOMCeO