OBAMA E LA SANITA’ USA

                                   Report. n. 55/08


 



OBAMA E LA SANITA’


 


Modificare il complesso Sistema Sanitario Americano non è certamente impresa facile considerati gli interessi economici sottostanti delle lobby delle assicurazioni private, dei medici, delle imprese e dell’industria farmaceutica.


Il candidato che per primo ha posto al centro del suo programma la Sanità è stato Bill Clinton nel suo primo mandato. Si trattava in sostanza del piano “Hillary” riproposto dalla stessa consorte dell’ex-Presidente durante l’ultima campagna elettorale che l’ha vista contrapposta, nelle primarie, a Barack Obama.


La realtà attuale è che più della metà degli Americani impiegati in piccole imprese, e dunque le loro famiglie, non sono assicurati o sono assicurati con una buona compagnia almeno finchè lavorano; appena vanno via dal lavoro, non hanno più nulla. I ricchi possono permettersi, invece, una o più polizze sanitarie che coprono più eventi; solo i nullatenenti e i disoccupati hanno accesso gratuito alle strutture pubbliche. E’ dunque tagliata fuori la gente comune che lavora, quelli che mandano avanti il Paese, quelli che creano il PIL.



L’organizzazione “MEDICARE” istitutita nel 1965 dall’Amministrazione Johnson per aiutare gli anziani che non erano coperti da assicurazione sanitaria e completare così i programmi della Previdenza Sociale, ha certamente rappresentato una soluzione, se è vero che i tagli ai finanziamenti pubblici apportati nel corso degli anni hanno, di fatto, escluso dal programma “MEDICARE” tre milioni di americani.


La crisi ha colpito anche “MEDICARE” che, basandosi sul principio dell’auto sostentamento, ha visto dimezzare le proprie entrate a causa di fenomeni quali precarietà e disoccupazione; gli iscritti di oggi, infatti, coprono poco più della metà delle spese e la situazione andrà sempre più aggravandosi a causa dell’invecchiamento costante della popolazione e quando i pensionati supereranno il numero dei lavoratori attivi il sistema vacillerà.


Durante la recente campagna elettorale tutti hanno dedicato spazio alla urgente necessità di una riforma radicale della Sanità degli USA alla luce della crescita dei costi, della difforme qualità di assistenza e dell’aumento della popolazione non assicurata.


In questi giorni il nuovo presidente Obama ha scelto di affidare a TOM DASCHIE, l’ex leader democratico al Senato (2001-2003) la guida del Dipartimento della Sanità. Funzionari democratici riferiscono che Daschie avrebbe accettato. La scelta di un politico di alto profilo per il Dipartimento segnala, dicono gli esperti, la possibilità che Obama intenda fare della riforma sanitaria una priorità.


Ma come intende Barack Obama cambiare la sanità e garantire a tutti gli americani l’assistenza sanitaria?


Il Centro Studi della FNOMCeO per arrivare ad informazioni da fonte qualificata si è rivolto al Resercher information Resource Center dell’Ambasciata degli Stati Uniti a Roma che ci ha inviato il programma sanitario ufficiale di Barack Obama. In estrema sintesi il programma prevede:


 


Ø      Di incrementare, per i datori di lavoro, la percentuale di spesa per il costo dell’assistenza sanitaria dei propri dipendenti;


Ø      Di fissare una tassa per i datori di lavoro che non offrono piani sanitari ai dipendenti;


Ø      La creazione di un credito sulla tassa dei premi assicurativi sanitari;


Ø      La creazione di una assicurazione sociale governativa (analoga a MEDICARE) riservata ai dipendenti di piccole aziende e ai non assicurati;


Ø      La creazione di un gruppo di acquisto federale per assicurazioni private a prezzi calmierati;


Ø      La assicurazione obbligatoria per i bambini;


Ø     L’erogazione di sussidi ai meno abbienti per l’acquisto di  pacchetti sanitari;


Ø      La regulation dei fondi privati contro l’aumento indiscriminato in funzione dello stato di salute;


Ø      Il ribasso del costo dei farmaci permettendo l’importazione di medicine sicure da altri Paesi sviluppati, aumentando l’uso dei farmaci generici nei programmi di sanità pubblica, intervenendo sulle case farmaceutiche che bloccano i farmaci generici di basso prezzo dal mercato;


Ø      La semplificazione delle procedure amministrative di verifica dei rimborsi;


Ø      La creazione di una Agenzia Governativa per la valutazione di efficacia dei servizi;


Ø      La possibilità per MEDICARE di negoziare direttamente con l’industria farmaceutica;


Ø      La realizzazione di risparmi attraverso l?informatizzazione dei dati sanitari  e disease management per le malattie croniche;


Ø      La riforma del mercato assicurativo per aumentare la concorrenza e risanare i costi.


Il Piano dovrà promuovere l’assistenza sanitaria pubblica,


comprendendo la copertura per i servizi di prevenzione, includendo


lo screening per il cancro e aumentando i fondi anche in previsione


di catastrofi naturali o attacchi terroristici. Il piano si conclude con


una sorta di impegno di responsabilità fiscale per far fronte ad


una spesa di 50-65 bilioni di $ per la riforma sanitaria.


Alcuni osservatori politici più attenti sostengono che le generiche indicazioni programmatiche riguardanti la semplificazione amministrativa, l’informatizzazione dei dati clinici, il coinvolgimento dell’industria farmaceutica suonano come palliativi che non intaccano sostanzialmente un sistema di mercato fortemente radicato nell’economia del Paese e alla base, come detto, delle più potenti lobby.


Nel corso della Amministrazione Obama che inizierà il 20 gennaio 2009 gli osservatori potranno giudicare il neo Presidente dai fatti reali, atteso che le aspettative conseguenti alla elezione di Obama sono fortissime e tali da ridare rapidamente forza a molti settori strategici tra i quali la Sanità costituisce, insieme alla difesa dell’ambiente, certamente una emergenza sociale per il Paese.


 


P.S. Come sempre chi fosse interessato ad approfondire, la documentazione completa è a disposizione presso il Centro Studi e Documentazione della FNOMCeO


                                                           Roma, 25/11/2008

Autore: Redazione FNOMCeO

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