Mentre a Fiuggi i medici convocano i loro Stati Generali, gli Odontoiatri si incontrano – sempre il 13 e 14 giugno (ma al Jolly Hotel Leonardo da Vinci, in Via dei Gracchi a Roma) – per presentare il Nomenclatore delle prestazioni odontoiatriche e un Progetto di Prevenzione dei tumori del cavo orale.
Con la prima iniziativa, gli odontoiatri italiani vogliono promuovere l’alleanza terapeutica basata sul rapporto di fiducia tra medico e cittadino – paziente
“Con questo strumento – ci ha in particolare spiegato Giuseppe Renzo, presidente della Commissione Albo Odontoiatri Nazionale – si viene a costituire sia un ausilio per l’esercizio della professione, da consultarsi, in caso di contenzioso, sia un richiamo etico rispetto al paziente“.
In altre parole, d’ora in poi, un chiaro elenco delle prestazioni che un odontoiatra può svolgere permetterà al cittadino di orientarsi con certezza e trasparenza all’interno del panorama delle prestazioni, sia per quanto riguarda gli onorari, sia per quanto riguarda i servizi che si possono richiedere al proprio dentista.
“E siamo giunti a questo importante risultato – ha voluto aggiungere – grazie alla efficace sinergia tra l’Ordine, l’Università e le società scientifiche”.
A questo riguardo, la CAO Nazionale tutta ha espresso il desiderio di un ringraziamento non formale ma sincero e doveroso al Coordinamento di molte tra le più importanti società scientifiche del settore odontoiatrico, il cosiddetto CIC.
Ma il nomenclatore, che di tutto è il piatto forte, non sarà, come detto, l’unico ingrediente del Convegno. Il progetto di Prevenzione del tumore del cavo orale è arrivato, infatti, alla sua fase conclusiva e può essere la base per realizzare finalmente un’opera di prevenzione scientifica di una patologia che appare in continua e pericolosa espansione.
L’Assemblea degli Odontoiatri si occuperà anche di esaminare la complessa questione del “Regime autorizzativi per l’apertura degli studi odontoiatrici”. Si tratta di una spinosa questione che vede divisi gli esperti giuridici: alcuni sostengono che gli studi odontoiatrici libero professionali devono essere soggetti, per le loro aperture, ad una preventiva autorizzazione. Altri invece sostengono che, in carenza di una specifica normativa a livello statale, ciò non possa essere sostenuto. Insomma, a Roma, venerdì e sabato prossimo, tanta sarà la carne al fuoco.
E mentre perciò a Fiuggi i Medici discuteranno delle loro cruciali questioni, in piena sintonia con loro e quasi stendendo un ideale “fil rouge”, gli Odontoiatri affronteranno questioni altrettanto importanti, sempre nell’interesse dei cittadini. Ministero della Salute, parlamentari ed esperti – a vario titolo – del settore sanitario, saranno ovviamente presenti all’assise.
Autore: Redazione FNOMCeO