Odontoiatri: le riflessioni di Renzo dopo il convegno di Taormina

L’odontoiatria italiana è viva ed è consapevole delle sfide che è chiamata ad affrontare: questo è il messaggio lanciato nella due giorni della CAO nazionale a Taormina. Due intense giornate giorni di lavori, tra Consiglio nazionale della Commissione Albo Odontoiatri e convegno nazionale di aggiornamento, a cui hanno partecipato il ministro Ganfranco Rotondi, Enrico Gherlone in rappresentanza del Ministro della salute, docenti universitari, giornalisti, delle istituzioni, delle società scientifiche e delle associazioni professionali oltre ad odontoiatri convenuti da tutta Italia.

Il Consiglio nazionale CAO ha vissuto attorno ai temi della relazione del presidente Giuseppe Renzo (Riforma delle professioni sanitarie, Riforma dello statuto Enpam, Raccomandazioni cliniche in odontoiatria, Pubblicità sanitaria, Educazione continua in medicina, Abusivismo e collaborazione con i Nas, attivazione delle relazioni con i rappresentanti del Parlamento Europeo), mentre nel pomeriggio di venerdì e nella mattinata di sabato, gli odontoiatri sono stati coinvolti nel convegno “Odontoiatria e società: etica, aggiornamento e tutela della salute”, a cui hanno partecipato oltre quattrocento presenti. Qui gli approfondimenti si sono susseguiti tra abusivismo e leggi professionali fino all’importante presentazione delle raccomandazioni cliniche in odontoiatria, alla presenza di Gherlone, referente delle tematiche odontoiatriche del ministro Ferruccio Fazio.

La mattinata del sabato, occupata dal confronto sui temi dei percorsi formativi e da un forte approfondimento sul nuovo sistema ECM, ha visto la presenza di Gianfranco Rotondi, ministro per l’attuazione del programma, che ha confermato l’attenzione del governo verso le problematiche formative degli odontoiatri ed ha assicurato l’attenzione verso una professione che risulta sempre più centrale per la salute pubblica dei cittadini del nostro Paese. Abbiamo chiesto a Giuseppe Renzo una riflessione al termine dei lavori.

Si sono appena chiusi i lavori della due giorni di Taormina: Presidente Renzo, quale è la sua sintesi?
Mi permetto di affermare che questo convegno ha dato il segno dell’importanza del ruolo ordinistico nell’odontoiatria di oggi. Ci siamo confrontati su temi essenziali, come aggiornamento e salute cittadino, incentivando il controllo nei confronti della piaga dell’abusivismo e interfacciandoci con le problematiche dei percorsi formativi. Non possiamo che ritenerci soddisfatti e il lungo applauso giunto al termine delle relazioni ci conferma del buon lavoro svolto.

Un buon lavoro su cui essenziale è stato il dialogo con il ministro della Salute..
Direi che solo la disponibilità del ministro Ferruccio Fazio e la presenza del suo referente, Enrico Gherlone, ci hanno permesso di approfondire tematiche che sarebbero rimaste altrimenti inevase.

Il dialogo con il Governo è quindi decisamente agevole, come ha dimostrato anche la presenza del ministro Rotondi. Ciò aiuterà nel conseguimento dell’obiettivo dichiarato dalla CAO, la nascita dell’Ordine degli odontoiatri?
Il ministro Fazio è stato più volte vicino alla nostra professione, basti ricordare le sue parole durante la cerimonia per i cento anni della Federazione dei medici, quando ha puntualizzato l’attenzione del ministero di fronte alle nostre aspettative. A Taormina anche il ministro Rotondi ha potuto ancora una volta confermare le nostre aspettative, almeno per la quota che riguarda il suo ministero. Per questo siamo fiduciosi oggi più che mai che proprio sul tema di un Ordine autonomo abbiamo imboccato la strada migliore, la più corretta, quella che senza dubbio porterà utili frutti.

Autore: Redazione FNOMCeO

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