Una nuova denominazione per il Corso di Laurea in “Odontoiatria e protesi dentaria”. A proporre quello che non sarebbe un cambiamento solo formale o semantico, ma rappresenterebbe un “passaggio culturale e identitario fondamentale”, rispecchiando appieno il moderno ruolo della Professione odontoiatrica e la sua natura medica, è stato il Presidente della Commissione Albo Odontoiatri (CAO) nazionale, Andrea Senna, che ha chiamato a raccolta la Conferenza Permanente dei Collegi di Area Medica, la Conferenza dei Presidenti dei Corsi di Laurea in Odontoiatria e il Collegio dei Docenti di Odontoiatria, proponendo ai rispettivi Presidenti, i Professori Roberto Di Lenarda, Livia Ottolenghi e Lorenzo Lo Muzio, la costituzione di un Gruppo di lavoro che, attraverso un percorso condiviso, conduca all’adozione della nuova denominazione.
La risposta non si è fatta attendere: oggi, durante l’Assemblea nazionale dei 106 presidenti delle Commissioni di Albo Odontoiatri, i tre Presidenti hanno detto il loro “sì”, esprimendo una comunanza di intenti e una sinergia con l’impegno istituzionale della Cao nazionale.
“La proposta – spiega il Presidente della CAO nazionale, Andrea Senna – nasce dalla convinzione che l’attuale titolo del corso, storicamente legato al contesto della sua istituzione negli anni Ottanta, non rifletta più appieno la natura, l’evoluzione e la missione della moderna Odontoiatria”.
“L’Odontoiatra del XXI secolo – continua – non si limita infatti alla cura del singolo elemento dentario né all’aspetto protesico della disciplina: è a tutti gli effetti un medico specialista dell’apparato stomatognatico, responsabile della diagnosi, della prevenzione e del trattamento delle patologie che coinvolgono non solo i denti, ma anche le mucose orali e le articolazioni temporo-mandibolari. Di più: è un professionista chiamato a considerare la salute orale come parte integrante della salute generale, riconoscendone le interazioni con numerose condizioni sistemiche e collaborando, quando necessario, con le altre figure mediche per una gestione complessiva del paziente”.
“La salute orale – prosegue – è oggi universalmente riconosciuta come indice di salute generale, in stretta correlazione con numerose patologie sistemiche, metaboliche, cardiovascolari, immunitarie. Limitare nominalmente la nostra formazione alla sola cura del dente e alla protesi dentaria restituisce un’immagine riduttiva e parziale del nostro ruolo, in contrasto con la realtà clinica, scientifica e sociale in cui operiamo”.
“È opportuna, dunque, una denominazione– propone – che esprima con maggiore coerenza il contenuto medico-scientifico del corso di laurea, la complessità diagnostica e terapeutica della disciplina e la necessità di una formazione sempre più integrata con le altre branche della medicina, allineandosi con la terminologia europea e rafforzando così il prestigio accademico e la riconoscibilità della nostra area professionale anche a livello internazionale”.
“Sono convinto – conclude Senna – che questo cambiamento, lungi dall’essere meramente nominale, rappresenti un passaggio culturale e identitario fondamentale, capace di riaffermare la natura medica della nostra professione e di trasmettere alle nuove generazioni di studenti una visione più completa, moderna e scientificamente fondata della salute orale. Quello che occorre è un percorso condiviso, che conduca a una nuova denominazione in grado di esprimere appieno la natura medica e l’ampiezza professionale del nostro corso di laurea. Percorso del quale oggi abbiamo fatto il primo, grande, passo”.
“Ringraziamo il presidente Senna e la Commissione Albo Odontoiatri nazionale – ha risposto ufficialmente Roberto Di Lenarda, in veste di presidente dell’Intercollegio, anche a nome di Livia Ottolenghi e Lorenzo Lo Muzio – per l’attenzione posta ad un tema solo apparentemente secondario e meramente semantico e su cui da lungo tempo la Conferenza e il Collegio stanno ragionando. La nostra comunità, infatti, da tempo condivide l’opportunità di intraprendere un percorso di aggiornamento della denominazione del nostro corso di Laurea. Siamo convinti che l’appoggio autorevole della CAO nazionale potrà essere di grande aiuto a questo nostro progetto. Nel mezzo del difficile e problematico percorso di attuazione della riforma del sistema di accesso ai nostri Corsi di Laurea credo che ci siano le condizioni per raggiungere questo obiettivo e aprire una stagione di piena collaborazione istituzionale”.
Ufficio Stampa FNOMCeO
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12 dicembre 2025
Autore: Ufficio Stampa FNOMCeO
