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Odontoiatri: una “task force” per portare a casa la riforma del 348 Codice Penale e il DDL Lorenzin

C’èla titolare di un centro estetico condannata perché faceva sbiancamentodentale; c’è la catena a Torino che estrae  – “in maniera ingiustificata”,secondo la perizia di parte – 20 denti a una paziente per installare degliimpianti, con grave compromissione del suo stato di salute.

Èun vero e proprio allarme sociale quello lanciato dal Presidente CaoGiuseppe Renzo su abusivismo e sulla deriva commerciale di certaodontoiatria, nell’ultima Assemblea Cao.

Perquesto, ha chiesto a tutti i presidenti di istituire urgentemente  una “unitàdi crisi”, composta da Odontoiatri “esperti” di Legislazione e daconsulenti esterni, che possa esprimere un “impegno fattivo, visibile eincisivo nei confronti dei referenti politici” per un’approvazione rapida esenza modifiche del DDL Lorenzin, relativo alla riforma degli Ordini edelle Professioni sanitarie.

 “IlDdl Lorenzin è stato valutato e discusso, più volte, in modo approfondito sianell’Assemblea dei Presidenti CAO sia nel Consiglio Nazionale della FNOMCeO– si legge in una Comunicazione, inviata questa mattina a tutti iPresidenti Cao per tirare le somme di quanto deciso nell’ultima Assembleanazionale, venerdì scorso – e rappresenta la sintesi non certo ideale, macondivisa e approvata dalla totalità dei Presidenti CAO e (con pochi voticontrari o di astensione) dai Presidenti di Ordini”.

Oraperò, sempre secondo la Cao,“l’iter di approvazione del Ddl Lorenzin,nonostante l’ottimismo manifestato pubblicamente nel corso dell’inaugurazionedella sede dallo stesso Ministro, in caso di modifiche potrebbe interrompersi eriprendere da un ulteriore passaggio nell’altra Camera parlamentare”.

Nell’ultimariunione della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, infatti,si è deciso di abbinare alla discussione parlamentare sul DDL anche quella dialtre proposte di Legge, tra le quali la n° 993 “Disposizioni concernenti ladisciplina della professione sanitaria di odontotecnico", per la qualela Cao stigmatizza “l’assoluta inaccettabilità dei contenuti”, inparticolare nella parte in cui prevede “un’assurda sanatoria per coloro chehanno ottenuto il titolo di odontotecnico in base alla normativa vigente”.

“Ipresidenti CAO provinciali – dichiara Renzo, commentandol’iniziativa – in modo unitario e compatto, a tutela del diritto alla salutedelle persone, hanno deliberato di scendere in campo e di investire ogni sforzoper fare comprendere che si tratta di un vero allarme sociale”.

 “Irappresentati dell’istituzione ordinistica odontoiatrica- spiega – hanno deciso, per la prima volta, dirivolgersi al Governo, alle Commissioni sanità e direttamente ai Parlamentarisul territorio per vedere cosa e come risponderà la politica!” 

 “Svilupperemoulteriormente la nostra azione a difesa del diritto alla salute delle persone– conclude Renzo – e rafforzeremo i nostri contatti. La tutela dellapersona e del suo diritto alla sicurezza delle cure è il nostro primo compito”.

Autore: Redazione FNOMCeO

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