COMUNICATO STAMPA del 20 ottobre 2014
Uno su sessantacinque: secondo recenti studi statunitensi, è questo il numero di bambini e adolescenti colpiti oggi in tutto il mondo da patologie dello spettro autistico. Nel 1980, questo valore era di uno su milleduecento.
Certo, in trent’anni sono sicuramente migliorati i criteri di diagnosi. Ma che i casi siano aumentati è indubbio.
E, tra le cause di quella che è stata definita la “pandemia silenziosa di malattie del neurosviluppo”, gli scienziati puntano il dito sugli inquinanti ambientali, in particolare sui pesticidi. Sostanze che si accumulano nell’ambiente, nella catena alimentare, nel nostro corpo: si stima che siano duecento – dai fertilizzanti ai metalli, dai materiali elettrici a quelli tessili, dagli additivi ai coloranti – i residui chimici di origine antropica, cioè prodotti dall’uomo, presenti in ciascuno di noi.
Sostanze che passano ai nostri figli, attraverso la gravidanza, l’allattamento e poi l’ambiente stesso, modificando non solo il DNA ma anche e soprattutto la maniera in cui le “istruzioni” in esso contenute vengono lette, avendo dunque un effetto “epigenetico”.
Sono questi soltanto alcuni dei dati emersi dal Convegno europeo “Medici Sentinella per l’Ambiente a tutela della Salute dei cittadini” che, organizzato dalla FNOMCeO e dall’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Udine, si è appena concluso nel capoluogo friulano.
“Saranno proprio i medici del territorio (medici di famiglia e specialisti) a farsi sentinelle” – ha spiegato il Segretario della FNOMCeO, Luigi Conte, “padrone di casa” insieme al presidente dell’OMCeO provinciale, Maurizio Rocco – per tenere sotto sorveglianza le patologie ambiente correlate, in un “progetto pilota” che sarà poi esteso ad altre Regioni. Compito dei medici sentinella sarà quello di monitorare e segnalare agli epidemiologi le patologie che potrebbero essere dovute a cause ambientali, oltre a quello di informare i cittadini sui rischi reali e le modalità per prevenirli”.
E non è un caso che l’incidenza delle malattie vari di molto sul territorio, aumentando con la vicinanza ai siti inquinati. In Campania, ad esempio – secondo i dati elaborati e presentati da Mariano Cherubini dell’Università di Trieste – l’incidenza (i nuovi casi nel 2013) di tumore al Polmone maschile è molto più alta (ottanta casi su centomila) della media italiana (sessanta su centomila); quella di cancro del Colon Retto è maggiore nel Nord-Est; sempre in Campania, la prevalenza (parametro che “fotografa” gli individui ammalati in un dato momento) di Tumori tiroidei è doppia che in Trentino.
“Ogni medico è una sentinella, o almeno può esserlo” ha affermato il presidente della FNOMCeO, Amedeo Bianco.
“Dobbiamo stare là dove ci sono i problemi della gente – ha aggiunto –, a costo di scatenare scontenti. Dobbiamo fare rete, squadra, anche con le Istituzioni, non solo per “riparare” quando il guasto è stato fatto, curando le malattie, ma per fare prevenzione. In questo senso misuriamo oggi la vera portata culturale dell’Articolo 5 del nostro Codice deontologico, dedicato alla ‘Promozione della Salute, Ambiente e Salute Globale’, che abbiamo voluto ulteriormente ampliare”.
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Autore: Redazione FNOMCeO