Si è celebrata sabato 20 luglio la “Giornata del medico e dell’odontoiatra”, organizzata dall’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri di Agrigento, presieduto da Santo Pitruzzella, che ha visti protagonisti i medici neolaureati e i medici che hanno compiuto 50 anni di iscrizione all’Ordine.
“Il Giuramento di Ippocrate pronunciato dai nuovi medici e odontoiatri – ha detto il presidente Pitruzzella durante il suo intervento – rinnova dopo secoli la ragione d’essere del medico e dell’odontoiatra nella società votata, appunto, alla tutela della salute e della vita. Questa è anche l’occasione per festeggiare i 50 anni dalla laurea dei colleghi iscritti all’Ordine. Giovani e meno giovani insieme, estremi generazionali di una categoria che, prima per la pandemia e ora per una sanità sempre più complessa e non adeguatamente finanziata, è diventata suo malgrado protagonista in un’Italia che si accorge solo oggi di quanto i medici siano importanti e di quanti ne manchino. Colleghi meno giovani e giovani insieme, per significare che dobbiamo guardare al futuro partendo da chi ci ha preceduto, dai principi etici che permeano il nostro agire, facendo tesoro dell’esperienza di chi è venuto prima di noi”.
Roberto Monaco, segretario FNOMCeO , ha ribadito come “la scelta di fare il medico dura tutta la vita. Una professione di garanzia dei diritti e della tutela della salute dove si sta vicini a chi ne ha bisogno e nel momento peggiore del bisogno”.
“La professione medica – ha sottolineato Giovanni Leoni, vicepresidente FNOMCeO – è caratterizzata da molte carenze mentre le persone hanno bisogno di assistenza e di un Servizio Sanitario Nazionale equo e solidale”.
Autore: Redazione