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OMCeO Bari. Anelli: “Sui tamponi bene Emiliano. La Regione si sta finalmente muovendo sulla strada giusta.”

Bari, 17 maggio 2020. “Sui tamponi la Regione si sta finalmente muovendo sulla strada giusta. Siamo soddisfatti che sia state accolte le misure che da tempo gli Ordini dei medici pugliesi hanno indicato come indispensabili per il contenimento dell’epidemia” – commenta così Filippo Anelli, Presidente dell’Ordine dei medici di Bari la notizia dell’acquisto da parte della Puglia di una macchina capace di eseguire 10mila tamponi al giorno.
“Finalmente, è stata avviata una campagna per eseguire tamponi in modo sistematico ai medici di famiglia, mentre continua l’esecuzione dei tamponi agli operatori sanitari negli ospedali. Aumentare la capacità del sistema sanitario di effettuare screening è fondamentale per il contact tracing e il contenimento dei contagi durante la Fase 2.” – prosegue Anelli.

I dati resi noti dalla task force regionale, relativi ai 378 operatori sanitari contagiati sul nostro territorio, confermano come fondate le preoccupazioni manifestate ripetutamente dagli OMCeO pugliesi: rappresentano il 9,3% dei contagiati totali, in linea quindi con i dati nazionali, secondo cui i contagi registrati dall’Inail per oltre il 73% riguardano il settore sanitario.
“Ora speriamo che venga presto calendarizzato l’incontro che gli Ordini hanno chiesto al governatore Emiliano, per definire un protocollo di sicurezza per gli operatori sanitari. Siamo convinti che una maggiore collaborazione tra Regione e Ordini professionali possa contribuire ad affrontare in modo più efficace la Fase 2, per garantire la sicurezza degli operatori e la salute dei cittadini” – continua Anelli.
Il virus infatti continua a circolare. Da alcuni studi preliminari, che dovranno essere confermati, al momento solo il 3% della popolazione pugliese avrebbe sviluppato gli anticorpi neutralizzanti e quindi sarebbe immune al Covid-19.
“Potendo contare su una capacità di 10mila tamponi al giorno si potrà rivedere il criterio di appropriatezza ed effettuare più efficacemente il contact tracing, fondamentale se ci dovesse essere una seconda ondata in autunno nella nostra Regione, che essendo stata toccata meno dall’epidemia potrebbe essere più esposta a un ritorno del Coronavirus dopo l’estate. Dobbiamo evitare i focolai in ambito sanitario, che hanno messo in ginocchio la Lombardia” – conclude Anelli.

Autore: Redazione

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