OMCeO Catania, “Mettiamo fine al silenzio su Gaza”

Catania – Il conflitto israelo-palestinese ha radici storiche, religiose, politiche e territoriali molto profonde, che si intrecciano da oltre un secolo e ognuno può avere le proprie idee sui torti o le ragioni delle due popolazioni. I palestinesi rivendicano uno Stato indipendente in Cisgiordania, Gaza e Gerusalemme Est. Israele giustifica il controllo militare e il blocco di Gaza per proteggersi da attacchi. Vari tentativi di pace non hanno risolto i nodi fondamentali. Il raid tremendo di Hamas dell’ottobre scorso ha scosso le coscienze del mondo intero e la crudeltà con la quale sono state trucidate le vittime e seviziati i prigionieri suscita orrore. Pertanto la reazione di Israele poteva apparire scontata e lecita. Ma quello che è accaduto dopo non è più una reazione ma somiglia molto ad una resa dei conti finale non contro un gruppo di terroristi ma contro un popolo intero. Uccidere donne, bambini, giornalisti, medici, personalesanitario, ammalati, non può essere considerata una reazione e, meno che mai, una reazione lecita Non può mai essere legittimo fare guerra ad una popolazione inerme affamandola (perché si affamano i civili, non certo i terroristi di Hamas).

Noi medici che lottiamo ogni giorno e ogni notte per salvare anche una sola vita come possiamo rimanere inerti di fronte a tanta ferocia? Come possiamo girarci dall’altra parte e continuare a vivere come se tutto questo non stesse accadendo a due passi da noi?

L’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Catania, in analogia con altri Ordini professionali in tutt’Italia, sta studiando iniziative di solidarietà per tutti gli innocenti che stanno pagando un prezzo inumano per una guerra inaccettabile e che invece vorrebbero solo vivere in pace nella terra dove sono nati. A tal proposito ci uniamo alla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri condividendo e supportando la “Dichiarazione internazionale per la protezione della vita e della salute a Gaza”, invitando alla sottoscrizione i rappresentanti delle istituzioni sanitarie internazionali. Il documento esprime profonda preoccupazione per la drammatica situazione della popolazione civile palestinese e condanna l’utilizzo della fame come arma di guerra, le violazioni del diritto all’assistenza sanitaria e gli attacchi contro il personale medico. Viene richiesto l’immediato accesso a cibo, acqua potabile e cure, e la creazione di corridoi umanitari sicuri. La dichiarazione rappresenta un appello urgente alla comunità internazionale per l’adozione di misure concrete e immediate.

Autore: Redazione

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