Il nuovo Consiglio dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri presieduto dal Dottor Pierluigi de Paolis ha inteso riprendere una manifestazione pubblica che premia le migliori pratiche medico/assistenziali della provincia di Foggia. Una risposta rassicurante per la comunità quale risposta ai tanti, troppi, mostri sbattuti in prima pagina di presunta “mala sanità”.
La buona sanità è quella della quotidianità di tutti i professionisti che ogni mattina, in silenzio, nelle corsie d’ospedale, negli ambulatori territoriali fanno il loro dovere, fedeli al giuramento d’Ippocrate. Si sa che in ogni foresta un albero che cade fa rumore mentre l’erba che cresce lo fa in silenzio rendendo viva e vitale la foresta stessa. Durante la pandemia tutti gli operatori sanitari hanno fatto il proprio dovere, senza tirarsi indietro di fronte ad un nemico invisibile, sconosciuto ed inaspettato.
Si doveva fare una scelta per la “festa della buona medicina”. Il Consiglio dell’Ordine di Foggia ha inteso additare al pubblico encomio i giovanissimi Colleghi che hanno risposto con un eroico ed ammirevole “sì” alla chiamata ad operare nelle Unità Speciali Continuità Assistenziale (U.S.C.A). Un “sì” convinto che ha fatto della provincia di Foggia un fiore all’occhiello della Regione Puglia per numero di colleghi e per postazioni territoriali. Il 10 luglio presso la sala convegni dell’Ordine, è stato un giorno di festa.
Finalmente in presenza dopo due anni, il dirigente Responsabile del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica aziendale, i Capi Distretto della ASL e il presidente De Paolis, a nome di tutto il Consiglio, hanno detto grazie a questi giovanissimi Colleghi che hanno rappresentato in questo anno e mezzo di pandemia, la speranza per il futuro della Professione. I Medici delle USCA hanno ricevuto una pergamena ricordo, hanno potuto raccontare le loro numerose esperienze e hanno mostrato video di ringraziamento a loro indirizzati da parte di molti dei pazienti trattati. Una giornata carica di emozioni e di speranza, come ha più volte ribadito il presidente De Paolis, che questo patrimonio di professionalità acquisita non venga dispersa, lanciando così la palla nel campo della politica che deve anch’essa far sentire il suo grazie e garantire un futuro a questi eroi, fili d’erba che hanno lavorato in silenzio ed hanno così fatto crescere una foresta di buona medicina.
Autore: Redazione