Più di 2,5 milioni di malati accertati in Italia, più di 85.000 morti da inizio pandemia per COVID-19.
Ognuno ha dovuto offrire un tributo alla malattia: un parente morto prematuramente, un negozio che forse non rivedrà la saracinesca alzata, la depressione di lunghe giornate inutili asserragliati dentro casa, la privazione degli abbracci fra nonni e nipoti, o anche solo la mancanza di una serata al ristorante fra amici…
Questo è quanto di più simile ci sia ad una guerra, senza bombe e senza fucili, senza fragore!!
La FNOMCeO (Federazione Nazionale Ordini Medici Chirughi e Odontoiatri) celebrerà questa giornata con una cerimonia a Roma presso la sede dell’Ordine Nazionale e presso l’Ospedale civile della città di Codogno, città di simbolo dell’epidemia, che verrà trasmessa in streaming alla presenza delle massime Autorità dello Stato, nella mattinata dello stesso 20 febbraio. Durante la cerimonia verranno scoperte due targhe in ricordo , rispettivamente a Roma ed a Codogno.
Nella giornata del 19 febbraio, invece, i due vescovi della provincia celebreranno due messe nei rispettivi ospedali, in memoria dei medici defunti.
Il Consiglio dell’Ordine dei Medici Chirughi e degli Odontoiatri della Provincia di Imperia, in virtù della legge 155 del 13 novembre 2020, commemorerà nella settimana dal 20 al 27 febbraio i 300 e più Colleghi italiani (di cui già 130 dopo il 1 ottobre u.s.) caduti in questa guerra silenziosa, con un piccolo segno (nastrino nero) appuntato sui camici .
Sarà un segno esteriore per ricordare il tributo che i Medici e gli Odontoiatri hanno pagato durante la pandemia, ma l’unico modo possibile per onorarli è stare al fianco dei propri pazienti, al telefono, negli ambulatori e nelle corsie degli ospedali.
Essendoci anche per Coloro che non potranno più farlo.
Autore: Redazione