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OMCeO Milano. Il presidente dell’Ordine dei Medici di Milano chiede la revisione della commissione vaccini

Medici milanesi contro le nomine di no-vax nel NITAG. Rossi: “È come nominare un terrapiattista all’Istituto Geografico”.

Ferma contrarietà dell’OMCeO della provincia di Milano alla nuova composizione del NITAG, il Gruppo Tecnico Consultivo Nazionale sulle Vaccinazioni, che include due medici noti per posizioni contrarie alle vaccinazioni.


11 agosto 2025. Anche in memoria e nel rispetto dei medici morti per il Covid (circa 390 in Italia e 22 a Milano), l’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Milano esprime la propria netta contrarietà alla presenza di due medici noti per le loro posizioni contrarie alle vaccinazioni all’interno del NITAG, il Gruppo Tecnico Consultivo Nazionale sulle Vaccinazioni, appena nominato dal Ministero della Salute e già al centro di un ampio dibattito nel mondo medico e scientifico, con prese di posizione critiche da parte di numerose società scientifiche e associazioni professionali.

“Le parole ‘medico’ e ‘no-vax’ non possono stare insieme. Concordo quindi pienamente con la posizione già espressa a livello nazionale dal presidente della FNOMCeO – dichiara il presidente dell’OMCeO della provincia di Milano, Roberto Carlo Rossi – questa nomina offende la memoria di chi è morto per il Covid e di tutti i professionisti che hanno combattuto in prima linea. È come nominare un terrapiattista all’Istituto Geografico Nazionale che si occupa di confezionare le carte geografiche: un paradosso contrario alla logica, all’etica e alla morale”. 

Rossi ricorda anche il ruolo cruciale svolto dalla professione medica durante la pandemia: “Per comprendere l’urgenza del provvedimento è sufficiente ricordare che, solo a Milano, i medici deceduti a causa del Covid-19 sono 22 (a fronte di circa 390 in tutta Italia), ma sono molti di più i professionisti che riportano conseguenze permanenti per aver contratto il virus. A distanza di tempo, alcuni di loro manifestano danni neurologici, neuro-muscolari, psicologici, neuro-psichiatrici come nebbia da Covid e amnesie, come abbiamo accertato nella Commissione post-Covid che abbiamo appositamente costituito all’Ordine di Milano”.

Il presidente sottolinea anche l’incomprensibile assenza della FNOMCeO e degli Ordini territoriali nella composizione del NITAG: “Escludere la Federazione Nazionale e i rappresentanti degli Ordini locali – spiega Rossisignifica non riconoscere il grande lavoro svolto da questi enti sussidiari dello Stato per garantire l’adesione alle campagne vaccinali e tutelare la salute pubblica. Un organismo tecnico deve basarsi su criteri di rigore metodologico e operare in piena coerenza con le evidenze scientifiche. Nomine di questo tipo – aggiunge Rossirischiano di minare la credibilità delle istituzioni sanitarie e di indebolire la fiducia dei cittadini nelle campagne di prevenzione, oltre a legittimare indirettamente la disinformazione in materia di salute pubblica; e la mia solidarietà va a Francesca Russo, direttrice della Prevenzione della Regione Veneto, che ha rifiutato la nomina in segno di protesta”.

Per questi motivi, l’Ordine di Milano chiede al ministro Orazio Schillaci un ripensamento nella composizione del NITAG “affinché siano garantite le ragioni della scienza nell’interesse supremo della tutela della salute pubblica”, conclude il presidente.

Ufficio stampa OMCeO Milano

Autore: Redazione

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