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OMCeO Padova. Si parla di tumori neuroendocrini (NET) pancreatici e intestinali… questi sconosciuti!

Neoplasie rare e “silenziose”, solo nel 25% dei casi si scoprono grazie a sintomi specifici, nel 60% dei casi interessano il  tratto gastro-entero-pancreatico. In Italia, ogni anno, sono stimati circa 2.700 nuovi casi, quelli pancreatici e intestinali interessano circa 3 persone ogni 100mila abitanti. Nell’85% dei casi hanno un accrescimento lento e indolente, servono quindi un corretto inquadramento clinico iniziale e una corretta decisione.


21 novembre ore 20.00-23.00
c/o sede dell’Ordine Dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Padova   – Via San Prosdocimo 6 – Padova

Padova, 20 novembre 2019. Giovedì 21 novembre, qualche giorno dopo la “Giornata mondiale per la conoscenza dei NET” (istituita il 10 novembre) all’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Padova, si parla proprio dei tumori neuroendocrini pancreatici e intestinali (NET), una patologia poco conosciuta, la cui incidenza però è in forte aumento negli ultimi anni.

«Sono malattie silenziose e molto diverse fra loro, per questo poco riconosciute – spiega il professore Claudio Pasquali del gruppo di ricerca di “Chirurgia Pancreatica ed Endocrina Digestiva” che opera nella Clinica Chirurgica 1 del Policlinico di Padova e che relazionerà all’incontro – I pazienti denunciano le difficoltà nel percorso diagnostico/terapeutico e la scarsa conoscenza da parte degli specialisti. Conosciute con l’acronimo NET (Tumori NeuroEndocrini), solo nel 25% dei casi è possibile scoprirle sulla base di sintomi specifici. In Italia, ogni anno, sono stimati circa 2.700 nuovi casi di queste neoplasie in qualsiasi sede dell’organismo e sono classificate come rare; in particolare, i NET pancreatici e intestinali interessano circa 3 persone ogni 100mila abitanti. La stragrande maggioranza dei pazienti lamenta la scarsa conoscenza della patologia e la difficoltà a intraprendere i percorsi diagnostico/terapeutici, che riducono le opportunità di trattamento e la gestione efficace della malattia». 

Cosa sono i NET?

I NET sono neoplasie che possono insorgere in numerosi organi: nel 60% dei casi si sviluppano a livello del tratto gastro-entero-pancreatico, dove le cellule da cui originano questi tumori sono più diffuse. La malattia diventa sintomatica solo quando la massa tumorale raggiunge dimensioni significative o compromette la funzionalità di specifici organi, quindi spesso in fase tardiva. Le forme funzionanti, cioè producenti sostanze ormonali, si manifestano con sintomi e segni specifici, ma rappresentano solo il 20% dei casi. Ad esempio, i pazienti colpiti da insulinoma, tumore pancreatico che produce insulina, presentano crisi ipoglicemiche e malori a digiuno, oppure i NET intestinali che producono serotonina provocano la comparsa di diarrea, vampate di calore al volto e al collo, broncospasmo e scompenso cardiaco.  

Come curarsi

«Il principale problema del paziente colpito da una neoplasia rara è sapere dove andare e a quale specialista potersi riferire – spiega il professore Claudio Pasquali –  un corretto inquadramento clinico iniziale e una corretta decisione sono infatti fattori cruciali. Per affrontare queste patologie nel modo giusto, allo specialista sono richieste competenze diverse e la figura del chirurgo è spesso coinvolta, poiché nel 85% dei casi queste neoplasie hanno un accrescimento lento e indolente». 

«La chirurgia è curativa nei NET limitati agli organi in cui origina la neoplasia, ma, anche per i NET diagnosticati in fase metastatica, in genere al fegato, la terapia chirurgica o i trattamenti ablativi intrapresi dal radiologo interventista, offrono risultati molto buoni nel contenere la malattia, che è scarsamente sensibile alla chemioterapia tradizionale e alla radioterapia – continua il professor Pasquali – Ci sono recenti opzioni terapeutiche anche per il 15% di casi con rapido accrescimento e progressione di malattia, come nuovi farmaci a bersaglio molecolare o la radioterapia metabolica che, attraverso la somministrazione di un radiofarmaco, è in grado di veicolare una “energia distruttiva” mirata in modo specifico sulle cellule tumorali. In ogni caso, la terapia ormonale soppressiva (un’iniezione mensile di un ormone analogo della somatostatina) si è rilevata efficace nel limitare l’accrescimento tumorale nei casi con malattia metastatica e, avendo pochi effetti collaterali, garantisce ai pazienti un’ottima qualità di vita per molti anni. La sopravvivenza a 5 anni dei pazienti con metastasi epatiche è infatti maggiore del 60%»

L’incontro all’Ordine dei Medici 

Di tutto questo si parlerà all’incontro dell’Ordine dei Medici di Padova dal titolo “I Tumori Neuroendocrini Pancreatici e Intestinali: dalla diagnosi al trattamento, una realtà da prendere con le pinze”, per i “Giovedì dell’Ordine”, i corsi formativi gratuiti rivolti ai Medici Chirurghi coordinati dal dott. Giacomo Sarzo, Consigliere dell’Ordine di Padova. Saranno presenti il professore Claudio Pasquali e la dott.ssa Anna Caterina Milanetto, del gruppo di ricerca di “Chirurgia Pancreatica ed Endocrina Digestiva”, un riferimento chirurgico da 40 anni per queste neoplasie. Insieme a loro anche il dott. Alberto Ponzoni, UO Radiologia Ospedaliera di Padova (che affronterà il ruolo del radiologo) e la dott.ssa  Nazzarena Agostini – Medico di Medicina Generale ULSS 6 Euganea (Il ruolo del medico di medicina generale nella diagnosi precoce e nel follow-up) .

«Un corso – afferma il prof. Paolo Simioni, Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Padova – con professionisti di altissimo livello che permetterà di dare spunti di riflessione per creare un dialogo tra le necessità del medico di medicina generale e lo specialista. Si parlerà delle possibilità diagnostiche e del trattamento specialistico per questo tipo di tumori: questi incontri formativi sono occasioni preziose perché come medici abbiamo delle responsabilità nei confronti delle persone, dei malati: è un diritto dei cittadini poter contare su livelli assistenziali sempre più efficaci».

Autore: Redazione

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