Palermo 17 dicembre 2019 – Continua l’impegno dell’Ordine dei medici di Palermo per i giovani camici bianchi under 40, soprattutto per i neolaureati rimasti fuori dalla scuola in Medicina d’Emergenza-Urgenza perché impediti dal cosiddetto imbuto formativo.
Grazie al partenariato con la FNOMCeO, è stato realizzato a Villa Magnisi, sede dell’OMCeO, il corso teorico-pratico sull’
Articolato in 12 moduli, il corso è stato affidato ad autorevoli relatori che sono intervenuti sulle emergenze e urgenze cardiologiche, legate ai traumi, alla gestione del paziente critico e agli aspetti etici del fine vita. Presenti anche gli istruttori Pblsd (Pediatric Basic Life Support Defibrillator) e Blsdb (Basic Life Support Defibrillator – supporto di base alle funzioni vitali e la defibrillazione), che hanno formato i discenti, con lezioni teoriche e pratiche, sulle tecniche di soccorso dei soggetti colpiti da attacco cardiaco attraverso la rianimazione cardiopolmonare e la defibrillazione.
Ieri, 16 dicembre, si è svolta la giornata conclusiva con una tavola rotonda moderata da Franco Di Maria, Ordinario di Psicologia dinamica all’Università di Palermo, per una riflessione finale a più voci sull’etica in Medicina d’urgenza. Insieme al coordinatore Antonio Iacono, al responsabile della centrale operativa 118 Palermo-Trapani Fabio Genco, e alle psicologhe e psicoterapeute Elsa Cannistraro e Marina Scimeca del Centro regionale Trapianti (Crt), e Tiziana Lo Nigro, responsabile del progetto Emdr (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) a Villa Sofia, sono stati affrontati i dilemmi dell’Emergenza e urgenza correlati alla centralità e all’autonomia del paziente, alla decisione di interrompere le manovre di rianimazione, all’accanimento terapeutico e alla gestione dei familiari presenti durante le manovre, fino ai doveri dell’informazione.
Autore: Redazione