OMCeO Palermo. Farmacie trasformate in ambulatori: “Una visione romantica ma non appropriata”

“Le farmacie trasformate in ambulatori potrebbero rivelarsi concorrenziali con la pratica medica, facendo nascere equivoci e disallineamenti clinici. Per questo riteniamo non sia la soluzione più virtuosa per limitare le gravi carenze del sistema sanitario nazionale, che avrebbe invece bisogno del potenziamento del personale medico già in campo con un piano straordinario di assunzioni. Le “farmacie dei servizi” disegnate nel Ddl dal Consiglio dei ministri come presidio strutturato del sistema salute è una visione romantica, ma inappropriata, che estende la filiera sociosanitaria senza rendere giustizia al sistema salute”. I presidenti siciliani del Coordinamento Regionale degli Ordini dei Medici e degli Odontoiatri (CROMCeO Sicilia) commentano così le novità introdotte dal Ddl semplificazioni 2024 in materia di “farmacie di servizi” e le linee di indirizzo regionali “per la sperimentazione dei nuovi servizi nella farmacia di comunità” emanate il 14 maggio scorso dall’assessorato della Salute.                        

“Il malessere organizzativo, la carenza degli organici ospedalieri e la disparità economica dei professionisti italiani rispetto ai loro colleghi europei – sottolineano i presidenti provinciali – sono difficoltà gravi che andrebbero affrontate e risolte con più risorse dal Governo centrale. Il medico per vocazione e studi è la figura deputata a garantire salute alla popolazione, l’allargamento alle ‘farmacie dei servizi’ socio assistenziali in modo strutturale annullerebbe anche il rapporto intimo tra paziente e medico, che ha la titolarità del presidio del territorio e ad oggi è l’unico professionista immediatamente riconoscibile dal cittadino”.

Per CROMCeO Sicilia “sebbene la ratio dei due provvedimenti, nazionale e regionale, risponda all’esigenza di sopperire in fretta all’inadeguatezza del Ssn, è necessario segnalare la tensione e la demotivazione di tutti i medici di fronte ad una possibile deriva delle loro competenze e professionalità, che inevitabilmente si determinerebbero con l’assunzione di nuovi ruoli assegnati alle farmacie, anche di natura clinica”.

Il Coordinamento siciliano ricorda infine alle istituzioni che “nonostante sia rimasta inevasa la richiesta di legiferare in materia di competenze e definizioni della qualità di medico fatta nel 2022 dalla FNOMCeO nazionale al Parlamento nazionale, è sempre possibile ricorrere al giuramento professionale, in cui si recita che compito del medico è  ‘perseguire la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica, il trattamento del dolore e il sollievo dalla sofferenza, nel rispetto della dignità e libertà della persona cui con costante impegno scientifico, culturale e sociale ispirerò ogni mio atto professionale’. Definizione e mission ribadite con chiarezza anche nel secondo comma dell’art.3 del codice deontologico”.

 

Autore: Redazione

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