Villa Magnisi, sede dell’Ordine dei medici di Palermo, da stasera si tinge di rosa e di viola per celebrare la prima Giornata nazionale di sensibilizzazione sul tumore al seno metastatico inaugurata stamattina a Villa Zito con un incontro tra istituzioni e specialisti. Obiettivo: discutere e raccontare la malattia, dal percorso di cura e il supporto psicologico ai farmaci più innovativi validati dalla comunità scientifica.
Nel 2020 il tumore al seno ha colpito circa 55mila donne in Italia, di cui 37mila convivono con un tumore diventato metastatico.
“Una giornata simbolo – ha detto il presidente dell’OMCeO Toti Amato intervenendo al workshop organizzato dall’Associazione Serena a Palermo – che serve per parlare della malattia e mobilitare medici, cittadini, associazioni e istituzioni nella realizzazione di attività e progetti che possono migliorare la qualità di vita di chi è costretto a convivere con la malattia”.
“Il tumore al seno – ha sottolineato ancora – non riguarda solo il mondo delle donne. Anche se è meno frequente, colpisce anche i maschi, molti dei quali ignorano di potersi ammalare di tumore alla mammella. Eppure ogni anno in Italia si registrano circa 300 nuovi casi, quasi sempre diagnosticati con ritardo perché la ricerca ha ancora molti limiti. Finché non verranno coinvolti appieno negli studi anche gli uomini non sarà possibile neanche scoprire se rispondono alle terapie praticate per le donne nello stesso modo”.
“Diamo voce a queste donne e alle loro richieste corali – ha sottolineato Carmela Amato, chirurgo oncologo, nonché presidente dell’Associazione Serena a Palermo e delegata di Europa donna Italia per la Rete Regione Sicilia –. Le donne con tumore al seno metastatico chiedono spazi dedicati a percorsi di cura e assistenziali specifici in tutti i centri di senologia, rapidità dei controlli, degli esami e relativi esiti. Chiedono la disponibilità di tutti gli specialisti necessari e il supporto qualificato degli psicologi per sé e per i loro caregiver, oltre che la facile fruizione delle informazioni sulle nuove sperimentazioni, dei trials clinici disponibili e dei farmaci più innovativi già adottati in tutta Europa. Ma anche un rapido accertamento della loro invalidità civile o inabilità. Si tratta di bisogni irrinunciabili, necessari a migliorare la qualità della loro vita. In tutta Italia, le 160 sedi di Europa Donna si coloreranno di rosa e viola perché arrivi a tutti forte e chiaro il significato di questa giornata e del messaggio delle donne”.
Autore: Redazione