Una regolamentazione nuova per combattere la “piaga” delle prescrizioni indotte. L’Ordine dei Medici di Reggio Calabria all’unanimità ha adottato misure semplici ma chiare per evitare che il medico di famiglia diventi il “passacarte” dei colleghi del territorio, degli specialisti e degli ospedalieri.
L’intero Consiglio Direttivo con i rappresentanti delle ASL, e dei Sindacati ha chiarito tratti fondamentali di comportamento con risvolti deontologici. In realtà il primo specialista, consultato dal paziente e regolarmente inviato dal proprio medico di famiglia, qualora ritenesse necessarie ulteriori prescrizioni (farmaci, accertamenti ulteriori, visite ulteriori ecc..) dovrà prescrivere direttamente quanto necessario, ai fini della risposta al quesito diagnostico, sul ricettario del SSN. Il paziente sarà rinviato al proprio medico di famiglia solo alla fine del completamento diagnostico.
Anche il medico del pronto soccorso o lo specialista consulente dovranno provvedere alla prescrizione di quei farmaci ritenuti “indifferibili”. I medici ospedalieri o altro personale sanitario non potrà chiedere ai ricoverati la prescrizione di farmaci all’esterno.
Il documento prende anche in esame “la grafia” dei prescrittori che deve essere assolutamente chiara e inequivocabile.
Autore: Redazione FNOMCeO