OMCeO Sassari: Il nemico è la malattia, non il medico

Risale al 17 settembre scorso l’ultimo caso tacciato, sui social network, come un esempio di malasanità; in particolare è stata pubblicata via facebook la lamentela della parente di un cittadino relativamente ad un episodio che si sarebbe verificato al Pronto Soccorso della nostra città, episodio che, al di là dell’assenza di riscontri oggettivi, ha suscitato numerosi commenti e condivisioni. Tali commenti sono sicuramente importanti e degni di nota, ma una gran parte di essi hanno provocato insulti e minacce rivolte non solo al singolo collega ma, come un gran calderone a tutta una categoria di professionisti che esercitano il loro lavoro nell’ambito sanitario. Questi operatori si spendono quotidianamente con la loro professionalità, seppur tra mille difficoltà contingenti, con carenze di organici e di materiali, esposti a turni massacranti, per garantire la salute ai cittadini, alleviandone le sofferenze.

Com’è noto l’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Sassari è un Ente pubblico sussidiario dello Stato che si occupa della tutela della salute del cittadino, oltre che della regolamentazione della professione medica. L’ascolto dei cittadini è una priorità, così come la volontà di interporsi tra essi e le istituzioni, per risolvere le criticità che vengono segnalate, come per esempio quelle inerenti i vari Pronto Soccorso, la lunghezza eccessiva delle liste d’attesa o la mancanza di posti letto, che spesso costringono a ricorrere alle barelle nei corridoi).

L’attenzione e l’impegno dell’Ordine per contribuire a trovare risposte alle domande dei cittadini è totale, per cui è inaccettabile che verso gli Operatori sanitari si reagisca con insulti e violenze verbali ed, in taluni casi, anche fisiche.

Non è consentito a nessuno insultare, diffamare, anche attraverso i “Social” (che sono a tutti gli effetti dei luoghi pubblici), e tantomeno usare qualsiasi forma di violenza. Tali comportamenti assumono particolare gravità se compiuti nei confronti di lavoratori (quali appunto gli operatori sanitari) incaricati di pubblico servizio, configurando ben precisi illeciti sia sotto il profilo penalistico che civilistico.

D’altro canto il manifestare l’odio verso una categoria di lavoratori, schiacciata dalle contingenze, dalla burocrazia e dalla responsabilità, che sia ben chiaro non vengono né fugate né rinnegate, non rasserena il clima civico, ma porta, anzi, ad una deriva grave e seria; porta ad una lotta fratricida, anacronistica, barbara, sterile e avvelenante la società nella quale noi tutti stiamo ed abitiamo.

Si ricorda inoltre che l’Ordine dei Medici dei Chirurghi e degli Odontoiatri è un organo di autogoverno della professione e vi è tra le sue funzioni anche quella di collaborare con altri organi istituzionali al fine di far osservare a ciascun iscritto i dettami contenuti nel Codice Deontologico della professione medica punendo eventuali violazioni. Se un Collega, innocente fino a prova contraria, ha sbagliato, esso risponderà innanzi alla Commissione Disciplinare dell’Ordine laddove ha infranto il codice deontologico della professione, oltre che nei Tribunali competenti.

L’Ordine considera sacri l’onore, l’onorabilità e la professionalità degli iscritti e ne tutela l’onorabilità.

L’Ordine è al servizio del cittadino, pronto a mediare laddove necessario nelle vertenze che vedono coinvolti medici-medici e medici-cittadini.

Per citare Hemingway:

  • Prima di criticare: aspetta
  • Prima di agire: ascolta il prossimo
  • Prima di reagire: pensa al prossimo
  • Prima di condannare : ………

Il nostro è un totale servizio per la società e nella società, e la collettività ha il diritto di essere curati nel miglior modo possibile, così come gli operatori sanitari hanno il diritto di curare in serenità e in sicurezza.

“ Il nemico è la malattia, non il medico”.

Autore: Redazione

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